L’Austria parla indiano: Singh trionfa e prega Ma ora si aspetta Tiger

Il vincitore di Vienna: «Ringrazio gli dei, sono stati benevoli». Bene Molinari (13°) e Canonica (19°)

Finalmente è arrivato il successo pieno per Jeev Milkha Singh al Bank Austria Golf Open sul bel percorso del Fontana Golf Club di Vienna.
Il trentaseienne giocatore indiano aveva già sfiorato il successo in due occasioni nel corso della stagione 2008 ma si era dovuto accontentare della piazza d’onore sia in Malesia che in Corea. A Vienna, grazie a un gran secondo giro in 63 colpi, Singh si è comodamente impossessato della testa del torneo partendo per il giro finale con quattro lunghezze di vantaggio sull’inglese Simon Wakefield e cinque nei confronti del neozelandese Brawn e dell’australiano Fowler. Con il torneo ridotto alla distanza delle 54 buche, dopo che la prima giornata era stata annullata per il maltempo, il giocatore indiano ha pensato, sulle ultime 18 buche, principalmente a controllare la situazione ed ha inanellato una serie di 18 par consecutivi che gli sono bastati a tagliare il traguardo vittorioso anche se per un solo colpo. «Gli dei sono stati benevoli ed hanno guardato giù» ha simpaticamente dichiarato Singh che ha dovuto contenere la rimonta di Wakefield autore di un buon 68 finale che non gli è però bastato per portare ad un eventuale spareggio il leader.
Per Milkha Singh il successo austriaco - che gli ha fruttato 216mila euro ed un nono posto nell’ordine di merito europeo - è il terzo sul Tour dopo il Volvo Masters di Valderrama ed il China Open nel 2006. Al terzo posto distaccati di tre colpi l’inglese Pyman, l’australiano Fowler ed un terzetto svedese formato da Erlandsson, Pelle e Jonzon.
Buona la prova dei giocatori italiani con Francesco Molinari che ha chiuso al 13° posto, Canonica 19° - malgrado una brutta partenza nell’ultimo giro -, Tadini 25° ed Edoardo Molinari 38°.
Sul Challenge Tour delusione per Gregory Molteni nel Real Challenge de España a Madrid dove l’italiano in testa dopo le prime tre giornate è letteralmente crollato sulle ultime 18 buche chiuse in 79 colpi che lo hanno retrocesso al quarto posto privandolo della sua prima vittoria sul circuito satellite. Il successo è andato allo scozzese Andrew McArthur al quale è bastato un ultimo giro in 74 per aggiudicarsi la prima moneta di 22.400 euro. Al secondo posto Lloyd Saltman e lo spagnolo Alfredo Garcia Heredia.
Negli Stati Uniti Justin Leonard ha vinto lo Stanford St. Jude Championship in quel di Memphis nel Tennessee. Il trentaseienne texano di Dallas è al suo secondo successo nel St. Jude e alla 12ª vittoria sul Tour americano.
Vittoria sofferta perché Leonard mancando di qualche centimetro l’ultima buca è dovuto andare allo spareggio con due giocatori di calibro quali l’australiano Robert Allenby ed il sudafricano, vincitore del Masters, Trevor Immelman. Il successo è arrivato alla seconda buca di play off, quando Justin ha imbucato un putt di sei metri circa per superare i due avversari.
Leonard - vincitore del British Open nel 1997 - ha intascato una prima moneta di un milione e 80mila dollari e collezionato il quinto «top ten» stagionale ed è ora al quinto posto nella classifica per entrare a far parte del team americano della prossima Ryder Cup da lui giocata per l’ultima volta nel 1999 quando a Brookline imbucò un chilometrico putt alla 17 per dare la vittoria alla sua squadra. Alle spalle dei tre giocatori andati allo spareggio si sono piazzati appaiati gli europei Sergio Garcia e Padraig Harrington, l’americano Boo Weekly ed il tedesco Alex Cejka. Questa settimana va in scena a Torrey Pines, in California, l’Open degli Stati Uniti (diretta su Sky Sport 3 da giovedì alle 22) seconda prova stagionale del Grande Slam con il solito Tiger Woods da battere ma con tutti i migliori bene intenzionati a rendere la vita difficile al «fenomeno».

Spettacolo assicurato!
In campo femminile, Giulia Sergas ha offerto un’altra ottima prestazione classificandosi al decimo posto con 281 colpi nel McDonald’s LPGA Championship, secondo major femminile stagionale disputato al Bulle Rock GC ad Havre de Grace nel Maryland e vinto dalla diciannovenne rookie di Taiwan Yani Tseng.

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