Difficile imbattersi in un gruppo più «disturbante» e «a parte» nella scena rock indipendente europea. Stiamo parlando di L'Enfance Rouge, il trio franco-italiano, che vive tra Berlino e Tunisi, in concerto domani sera al Palazzo Granaio di Settimo Milanese (largo Govanni XXIII, ore 22.30, ingresso 5 euro).
La musica del cantante-chitarrista François R. Cambuzat (fratello di Amaury Cambuzat degli Ulan Bator), della bassista Chiara Locardi e di Jacopo Andreini (batteria) non è facilmente definibile, sospesa com'è tra avant-rock, rock sperimentale e improvvisazione. Musica mai prevedibile, dunque. Come le (inconsuete) passioni dichiarate dai componenti della formazione: il chitarrista d'avanguardia giapponese Keiji Haino e il cantante libanese Wadih El-Safi; la musica classica contemporanea e le canzoni della guerra civile di Spagna.
In molti li ricorderanno negli anni Novanta dall'epopea del glorioso Consorzio Produttori Indipendenti: oltre ai C.S.I. di Ferretti, Zamboni e Maroccolo, agli Ustmamò e ai Marlene Kuntz c'era anche questa strana «creatura apolide».
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