L’«erba voglio» dei clienti e i salti mortali dei concierge

C’è il miliardario arabo che vuole portare a casa il pino piantato da Napoleone III. E c’è l’innamorato che prenota un tavolo sul mare a Civitavecchia e un aereo che sorvoli il ristorante con lo striscione: «Mi vuoi sposare?» per convincere la fidanzata. «Ha detto sì», assicura Simone Moscone, concierge del De Russie a Roma. Lui e i suoi colleghi ora dispensano i consigli finora riservati ai clienti anche su Blackberry: il servizio si chiama «B-List» ed è una specie di guida a ristoranti, locali e negozi di lusso delle città. D’altronde i concierge soddisfano richieste di ogni tipo. Mario Eroico (presidente dell’associazione Le chiavi d’oro), al Regina Isabella di Ischia, è riuscito a far riprodurre in poche ore il gioiello di una principessa araba, dimenticato a casa dall’assistente. C’è anche chi noleggia una limousine per una notte di sesso nelle vie di Milano (tocca a Federico Cavicchioli del Michelangelo prenotarla) e chi regala una scimmietta alla moglie, dono complicato scovato da Mario Gambron: «Siamo come preti al confessionale - racconta il concierge del Principe di Savoia - i clienti hanno fiducia totale in noi».

E, fra tante divise maschili, c’è anche la giovane Antonella Mecrani, 31enne concierge al Grand Visconti Palace: un tocco femminile che, una volta, le è servito anche a riciclarsi come babysitter per la figlia di un ricco cliente.

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