Forti acquazzoni improvvisi, temperature più basse della media. A spiegare motivi e conseguenze dei fenomeni meteo è Flavio Galbiati, meteorologo del centro Epson.
Che cosa è successo alla primavera?
«È stata caratterizzata da una forte instabilità per la frequente presenza sull'Italia di aria fredda in quota che, complice l'irraggiamento solare (già forte in questo periodo) ha dato luogo ad acquazzoni e temporali improvvisi. I fenomeni hanno avuto spesso carattere locale, talvolta è capitato infatti che in un quartiere della città si verificassero brevi grandinate, e altrove, magari anche a distanza di pochi chilometri non piovesse nemmeno».
Perché la primavera 2008 ha avuto caratteristiche decisamente anomale?
«La causa diretta è l'assenza dell'alta pressione. L'anticlone delle Azzorre, che in estate si spinge nel Mediterraneo, proteggendo l'Italia dalle perturbazioni, quest'anno ancora non si è fatto vedere, lasciando campo libero a precipitazioni abbondanti e a temperature anche di diversi gradi al di sotto della media. Si è spinto invece più a Nord, arrivando a toccare Gran Bretagna e Islanda. Ma non è facile da determinare perché questo sia avvenuto».
Il clima sta cambiando?
«Non basta un periodo anomalo in termini di precipitazioni per affermarlo, e prendere in considerazione quest'anno non è sufficiente dal punto di vista statistico. Ma certo è che negli ultimi anni si sono rilevati a livello globale un innalzamento delle temperature e un cambiamento della circolazione atmosferica, con conseguenze sulla distribuzione delle piogge (ovvero del dove e quando piove)».
Per quanto tempo ancora dureranno piogge e perturbazioni?
«Già nel breve le nostre carte meteorologiche segnalano l'arrivo dell'alta pressione. Dobbiamo aspettarci ancora un po di maltempo con elevato rischio di piogge fino a martedì. Mercoledì si riscontrerà un miglioramento e giovedì la situazione dovrebbe decisamente cambiare, e anche le temperature saranno più elevate. Mentre tra sabato e domenica la colonnina di mercurio è rimasta sotto i 20 gradi, rispetto ai 26 che sono la norma per la metà di giugno, da giovedì si potrebbero sfiorare i 30».
Possiamo tracciare un identikit dell'estate che ormai alle porte?
«Le previsioni stagionali sono ancora poco affidabili, e lo dimostra l'estate del 2003, contraddistinta da intense ondate di caldo che non erano state previste nei mesi precedenti.
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