Leggi il settimanale

L’euforia scatena le Borse Milano recupera 40 miliardi

Il piano confezionato a Bruxelles ha funzionato: diffuso nella notte, ha potuto intonare già l’andamento delle Borse asiatiche, che in chiusura - di prima mattina - sono apparse tutte in rialzo, a cominciare da Tokio con un più 1,6%. Era la prima prova dei mercati, ed è stata rassicurante.
Poi è cominciato il fermento delle preaperture. A Milano si è capito subito, ben prima che gli orologi rintoccassero le nove, che la giornata sarebbe stata incandescente: e infatti per molti titoli aprire ed essere sospesi al rialzo è stato tutt’uno. Intesa Sanpaolo, Unicredit - le due regine degli scambi di ieri - e le altre banche all’avvio non sono riuscite a fare prezzo, con rialzi teorici rispettivamente del 15% e del 10%; ma sono state «congelate» anche le azioni di società di altri settori, come Fiat, Enel, Exor. In parallelo aprivano le altre piazze europee: e anche lì c’era la clamorosa conferma di una giornata straordinaria, con impennate più ampie dei crolli registrati nelle singole sedute della settimana scorsa: Lisbona +7,5%, Atene +7,63%, Madrid +9%, Parigi +8,24; più caute, ma anch’esse scoppiettanti, Londra, Francoforte e Zurigo, tutte con progressi tra il 4 e il 5%. La giornata è stata un crescendo incessante, alimentata anche dall’apertura di New York, nel primo pomeriggio, che si è messa subito sulla scia dei rialzi europei.
Alla fine della giornata, la capitalizzazione complessiva delle Borse del vecchio continente è aumentata di 332 miliardi di euro e sulla sola piazza di Milano il recupero è stato di 40 miliardi. Non accadeva da anni. Gli scambi hanno sfiorato i 7 miliardi di euro (6,99) e il progresso finale dell’indice Ftse Mib è stato dell’11,28%. Considerando l’All share (l’indice che misura tutti i titoli del listino), che è salito del 10,49%, si è trattato del secondo rialzo record nella storia della Borsa italiana dall’avvio delle contrattazioni telematiche: solo lunedì 13 aprile 2008 il listino riuscì a correre di più, l’11,25%.
Sono state le banche a tirate la volata. Unicredit è salita del 20,93% e Intesa del 19,68 con scambi fortissimi; crescite a due cifre anche Mediobanca (più 16,57%), Popolare di Milano (13,85%), Banco Popolare (più 13,85%). Generali è salita del 13,10%, ma anche titoli industriali come Fiat e Telecom Italia hanno ottenuto progressi superiori al 10%.
Milano è stata seconda, per risultato, soltanto a Madrid, che è balzata del 14,43%. L’euforia ha contagia le piazze dei Paesi considerati a rischio: Lisbona +10%, Atene +9%, Dublino +7%. Molto bene anche Parigi (+9,66%) e Amsterdam (+7,33%), mentre più contenuti sono stati i rialzi di Londra (+5,16%), Francoforte (+5,30%, frenata dai risultati elettorali del week end), Zurigo (+4,45%).
Anche Oltreatlantico la seduta è stata molto positiva, sebbene non con gli stessi strappi registrati in Europa: a due ore dalla chiusura il Dow Jones saliva del 3,37%, il Nasdaq del 4,03%. E mentre i titoli volavano, a New York si indagava per far luce sull’episodio di venerdì, quel sospetto crollo momentaneo, dovuto a un errore o a un abuso telematico.
Le banche centrali, dopo le storiche decisioni di Bruxelles, ieri hanno cominciato ad acquistare titoli di Stato agendo da calmiere. I risultati si sono visti immediatamente: il rendimento del bond greco a due anni, che venerdì era a quota 18%, ieri è crollato al 5%. Il differenziale di prezzo del nostro Btp dal bund tedesco è sceso da 150 punti a 98-100.
In tutto questo contesto anche l’euro, l’oggetto principale della difesa comunitaria, ha recuperato quota 1,30 in apertura di giornata, per poi flettere in serata a 1,2803.

Non va taciuto un segnale negativo: anche Moody’s, come già fatto da Standard & Poor’s, potrebbe tagliare entro maggio a junk, spazzatura, il rating sul debito della Grecia, e abbassare il merito del Portogallo. Lo ha annunciato la stessa agenzia, che non prevede di variare il giudizio sull’Italia.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica