Rainews trasmette in diretta e devessere la prima volta. La cervellotica inchiesta della procura di Napoli partorisce unaffollatissima conferenza stampa alle quattro del pomeriggio. Fa un certo effetti vedere i due direttori Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti, e in mezzo a loro il vicedirettore Nicola Porro, attorniati da una selva di microfoni, telecamere, macchine digitali. Ma questo passa il convento anglonapoletano del Pm Henry John Woodcock. «Pensate un po - si stropiccia gli occhi Feltri - avremmo tramato per accaparrarci unintervista alla Marcegaglia che parla in tv ogni cinque minuti e che, se mi permettete, ci ha anche rotto i c.».
È la Spectre formato fumetto. E Feltri gioca con lo spartito, bisticciando col nome di Arpisella. «Questo Apicella.. ma Apicella non suonava la chitarra? Comunque cè anche questo lato da considerare».
Sallusti rifila una stoccata a Marco Travaglio: «Lunedì avevamo aperto il Giornale titolando sui Pm che ci spiano e Marco Travaglio mi aveva dato del mitomane. Dodici ore dopo si è visto come ero mitomane». Poi per descrivere il clima, in bilico fra paranoia e farsa, racconta un dettaglio che la dice lunga: «Ai carabinieri che perquisivano, ho detto di andare in archivio dove ci saranno centinaia di foto e articoli sulla Marcegaglia, ma loro insistevano: vogliamo i dossier. Allora, ho preso i settimanali ammonticchiati sulla mia scrivania e ho suggerito loro di sfogliarli: magari lì troverete e sequestrerete articoli sulla Marcegaglia». Porro è più preoccupato però è altrettanto chiaro: «Invito i Pm a pubblicare, con tanto di audio, tutte le mie telefonate intercettate. Così si capirà che stavo scherzando».
I cronisti per lo più sorridono e i taccuini si riempiono di battute e annotazioni. Chi può aver equivocato le battute di Porro?, chiedono i colleghi.
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