Non è servito il faccia a faccia tra giocatori e tifosi prima della gara contro il Catania. La Samp non sa più vincere e l'empasse di domenica è l'ennesima nota allarmante di una squadra con poche idee e molto confuse. Dopo il pareggio tutti sono finiti sul banco degli imputati, dal tecnico Gigi Del Neri, ai giocatori, aggrediti a fine partita da un gruppo di ultrà che ha lanciato arance al pullman e ha bloccato il taxi di Mannini, Pazzini e Zauri, vittime principali di insulti e improperi. Insomma, così non va: la squadra non riesce ad ottenere i tre punti ormai da sette partite e la crisi non sembra avere mai fine. Questo pomeriggio la squadra tornerà ad allenarsi a Bogliasco ed è già previsto un altro faccia a faccia, questa volta tra il tecnico, l'ad Beppe Marotta e i giocatori, mentre è in programma in settimana anche una visita del presidente Riccardo Garrone. Ma alla fine si parlerà dei soliti problemi: anima ma poca testa, il gruppo c'è ma in campo la squadra gioca per forza di inerzia. E domenica si va a Udine, per l'ennesima trasferta proibitiva.
Ad analizzare il momento no è l'ex Paolo Sammarco, ora proprio ad Udine, che sta vivendo una situazione analoga: «Loro giocano speculari a noi, ma dobbiamo sfruttare il fattore casalingo. Il loro ambiente in subbuglio? Quando le cose non vanno bene, può capitare. Questo però non influenza la squadra. E uno geniale come Cassano non si fa condizionare da queste cose. La loro crisi è diversa dalla nostra, perché in realtà noi non siamo mai riusciti ad avere continuità in questo campionato».
Intanto il tecnico del Bari Giampiero Ventura ha smentito categoricamente il ritorno di Koman alla Sampdoria: «Non mi risulta assolutamente che con la Samp si sia parlato di un ritorno del giocatore nel mercato di gennaio.
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