«Come l’ho scoperta? Per caso Ora proveranno a scipparmela»

Si chiama Roberto Keller ed è un piccolo editore di Rovereto. Uno di quelli a cui i giornalisti difficilmente rendono rovente il telefono. Oggi però la situazione è diversa. Keller, infatti, è l’unico editore ad avere in catalogo un titolo di Herta Müller, fresca vincitrice del Nobel. Anzi è l’editore che oltre a pubblicarla è riuscito a farla venire al Festival di Mantova a incontrare i suoi non tantissimi lettori (800 copie vendute del suo ultimo romanzo). «Io l’ho scoperta quasi per caso - dice al Giornale - ho letto Il paese delle prugne verdi in inglese. Mi è sembrato fantastico e ho chiesto ad una mia amica espertissima di tedesco di leggerlo in lingua originale... Lo ha trovato splendido e così ho deciso di pubblicarlo». Ovviamente con una tiratura limitatissima: «Un piccolo editore viaggia sulle 1000-1500 copie... Ora le cose cambieranno, non ce lo saremmo mai aspettati...». Keller infatti aveva stampato il libro proprio in quanto prodotto di nicchia: «È letteratura con la L maiuscola non roba da portare sotto l’ombrellone... Le persone o ti dicono che è bellissimo o che è troppo duro per leggerlo volentieri... Nessuno ti dice che è brutto».
E a stupirsi del Nobel è anche Cesare De Michelis, patron di Marsilio, un altro dei pochissimi ad aver messo in catalogo, nel 1992, un libro della Müller (In viaggio su una gamba sola): «Ha vinto il Nobel...

Urca! Sono contento, il libro che pubblicammo era valido anche se non vendette granché... Ma sa, un editore vive anche di altro: il divertente, in editoria, è che le belle e le brutte azioni restano, e noi questa pubblicazione l’abbiamo fatta».

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