L’impeto religioso a regola d’arte

Tra i protagonisti della rassegna anche i Wiener Philharmoniker che eseguiranno a S. Pietro la «Messa dell’Incoronazione»

Pietro Acquafredda

Edizione «speciale» del Festival internazionale di Musica e Arte Sacra, quella che si svolgerà a Roma fra il 15 e 19 novembre, nella straordinaria cornice architettonica delle quattro basiliche maggiori (San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura), una volta l’anno concesse alla musica; per la coincidenza di ben tre anniversari che non si intendono passare sotto silenzio. Innanzitutto i 250 anni dalla nascita di Mozart, che giustificano il programma del festival dedicatogli per intero; e poi i cinquecento anni dalla posa della prima pietra della basilica vaticana (18 aprile 1506) e della fondazione del corpo delle Guardie svizzere.
Come ogni anno, con lo svolgimento del festival si fa coincidere il completamento di un restauro di un’opera d’arte religiosa, cui il festival destina importanti risorse: quest’anno, sebbene i lavori molto impegnativi e delicati non siano ancora del tutto ultimati, si aprirà al pubblico la straordinaria necropoli cristiana, di epoca apostolica, nella quale fu rinvenuta testimonianza inequivocabile della tomba dell’apostolo Pietro, sottostante la Basilica vaticana, nella quale prenderà il via il festival, mercoledì 15 novembre 8 (ore 17) con la celebrazione dei Vespri accompagnati dal gregoriano (Coro della Filarmonica romana diretto da Pablo Colino).
L’indomani comincia il giro della quattro più importanti basiliche: in Santa Maria maggiore la prima tappa (giovedì 16 novembre, ore 21). La Camerata Salzburg - orchestra «residente» del festival - il Coro del Duomo di Colonia e il soprano Laura Aikin, diretti da Ebherard Metternich, eseguiranno alcuni celebri brani religiosi di Mozart (Litanie Lauretane, K 195; Exultate, Jubilate, K 165; Regina Coeli, K 108, Vesperae solemnes de Confessore, K 339). Venerdì 17, sempre alle 21, in San Giovanni in Laterano, ancora la Camerata Salzburg, il Coro del Duomo di Speyer, direttore Leo Kramer, nella Messa in do minore, K 427; sabato 18, a San Paolo fuori le mura, il Requiem, K 626; e domenica 19, infine, una matinée, alle 10.30 in San Pietro, la conclusione del festival con i Wiener Philharmoniker, diretti da Leopold Hager, che eseguiranno la Messa dell’Incoronazione (K 317), nel corso della solenne celebrazione della santa messa, officiata dall’arcivescovo di Vienna, cardinale Schoenborn (già altre due volte, negli ultimi vent’anni, la celebre messa mozartiana è stata eseguita dai Wiener in San Pietro.

Il 1985, diretta da Karajan, con Giovanni Paolo II celebrante; e il 2000, in occasione del Giubileo, diretta da Riccardo Muti). Non è ancora certa la presenza del Papa.
I biglietti-invito per i concerti sono da richiedere alla Fondazione pro Musica e Arte Sacra. Informazioni: dir@promusicaeartesacra.it; tel. 06.6873300.

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