L’indulto «rosso» fa scarcerare altri 5 autonomi

Altri cinque autonomi condannati a 4 anni per i disordini avvenuti l’11 marzo in corso Buenos Aires sono stati scarcerati in virtù dell’indulto dal giudice per l’udienza preliminare Giorgio Barbuto. Il gup ha disposto l’obbligo di firma per i militanti dei centri sociali finora agli arresti domiciliari, ritenendolo uno «strumento proporzionato alla pena in concreto da espiare». L’istanza di scarcerazione era stata depositata venerdì scorso dal loro legale, l’avvocato Veiner Burani. Nonostante il parere negativo del pm Piero Basilone, il gup ha ordinato anche per loro la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con l’obbligo di presentazione bisettimanale alla polizia giudiziaria. E un’altra richiesta di scarcerazione è arrivata al giudice.

È quella di un albanese coinvolto nei fatti di corso Buenos Aires, che lo scorso 19 settembre si era allontanato dalla propria abitazione, in Piemonte, ed era stato fermato dai carabinieri. In altre parole, era «evaso» dai domiciliari. Sulla sua posizione si esprimerà nei prossimi giorni il giudice.

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