L’inflazione preoccupa la Bri «Per l’Italia deficit al 4,2%»

Bini Smaghi conferma: «La Bce alzerà ancora i tassi»

Gian Battista Bozzo

da Roma

La crescita dell’economia internazionale nel 2006 prosegue a ritmi elevati e dovrebbe mantenersi oltre il 4%, nonostante i rincari del greggio e delle altre materie prime; tuttavia, rileva la Banca dei regolamenti internazionali nel suo rapporto annuale, i rischi sul fronte dell’inflazione si fanno più marcati. In Europa la crescita di quest’anno dovrebbe toccare il 2,1%, ma con forti differenziali fra un Paese e l’altro: si passa infatti «dal rapido sviluppo della Spagna alla crescita sotto la media di Francia e Germania, al ristagno dell’Italia». Per il nostro Paese, gli economisti di Basilea stimano per l’anno in corso un deficit pubblico al 4,2% del pil. Insomma, assai vicino a quel 4,1% che rappresenta il minimo della forbice (4,1-4,6%) individuata all’inizio di giugno dalla commissione Faini. Il rapporto valuta positivamente la riforma delle pensioni attuata dal nostro Paese, che a metà secolo consentirà un rapporto fra spesa pensionistica e pil in ribasso rispetto al 2000.
L’assemblea annuale della Bri rappresenta per più di 100 banchieri centrali di tutto il mondo (per l’Italia era presente il governatore Mario Draghi) un’occasione importante d’incontro e confronto. Stavolta, il clou della discussione ha riguardato i pericoli d’inflazione e l’andamento dei tassi d’interesse. «Per mantenere un tasso d’inflazione a basso livello - ha spiegato il direttore generale della Bri Malcom Knight, sintetizzando l’andamento della discussione - le banche centrali devono portare i tassi reali in terreno positivo. Questo è stato già fatto dagli Stati Uniti, mentre per quanto riguarda le altre aree, molto dipenderà dai prossimi dati sui prezzi». La Banca parla della possibilità di «una stretta monetaria più risoluta» nei prossimi mesi. Un nuovo rialzo dei tassi potrebbe giungere prossimamente da parte della Riserva federale americana. E Lorenzo Bini Smaghi, componente del board della Bce, spiega che anche l’Eurotower «continuerà ad adeguare progressivamente i tassi d’interesse al ritmo dell’inflazione e della crescita economica». La Bri segnala inoltre «il boom inusuale» dei prezzi degli immobili residenziali.


Insieme al presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, sono stati cooptati nel consiglio della Bri i governatori della Cina Zhou Xiaochan e del Messico, Guillermo Ortiz: si tratta del primo allargamento dell’organismo dirigente della Banca dal lontano 1944, e questo rappresenta un segnale di attenzione nei confronti delle grandi economie emergenti.

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