L’INTERVISTA GIULIA OTTONELLO

«Interpretare Grisabella in Cats è un sogno». Giulia Ottonello, giovane artista genovese, parla così del personaggio della sua nuova avventura teatrale, cominciata ad aprile scorso con un provino per la Compagnia della Rancia. «Avevo già lavorato con Saverio Marconi, il regista, nel 2004 per Cantando sotto la pioggia, così mi sono presentata a Roma per le selezioni di Cats. Dopo 4 mesi ero sul palco a provare». Ventisei anni, papà genovese e mamma napoletana, Giulia ha vinto il talent Amici nel 2003.
Un trampolino positivo?
«Ho avuto la fortuna di capire già fin da piccola qual era la mia vocazione. Ma senza Amici sarebbe stato diverso, avrei fatto un percorso più lento, passo dopo passo». Cats ha debuttato l'11 maggio 1981 al New London Theatren di Londra ed è stato rappresentato in 250 città e tradotto in 10 lingue. Come è fare un musical?
«Apparentemente può sembrare un lavoro frivolo, dove si sorride e va tutto bene ma anche noi abbiamo risentito della crisi».
Ovvero?
«Questo è un settore che in Italia non è considerato, non ci sono finanziamenti e diventa difficile anche fare una semplice dichiarazione dei redditi".
Ti senti precaria?
«Sì. Pensate solo che se io dovessi avere un figlio dovrei o restare a casa o portare mio figlio con me, senza alcuna assistenza».
Sola, proprio come la Grisabella di Cats.
«Da Cats ho imparato che nulla deve essere dato per scontato.

Ogni giorno bisogna cercare la gioia».
E tu come la cercherai nella tua Genova?
«A tavola. Portando la Compagnia in qualche trattoria nei caruggi, sperando che non chiudano presto e aspettino anche noi del dopo-teatro».