Mahmoud Ahmadinejad ha detto ieri che lIran non rinuncerà ai suoi diritti atomici. Era lultimo tentativo di rilanciare il negoziato sul nucleare. È fallito e gli scienziati iraniani - avvertono ora i servizi segreti occidentali - stanno già lavorando allo sviluppo delle nuove centrifughe P2, indispensabili per accelerare la produzione di uranio arricchito e arrivare in breve allatomica. Lallarme dei servizi internazionali scatta proprio mentre il leader iraniano ufficializza il «no» alla proposta europea di nuovi incentivi economico-tecnologici in cambio dellinterruzione dellarricchimento, recapitata a Teheran dal rappresentante per la Politica estera dellUnione, Javier Solana. Il rifiuto di Ahmadinejad era già stato dettagliato in una missiva. Così, Solana ha dovuto ieri ammettere lennesima sconfitta. La nuova débâcle diplomatica non sorprende lintelligence. Da tempo, rapporti segnalano la ripresa dei tentativi iraniani di avviare la produzione in serie delle P2, le più efficienti centrifughe destinate a sostituire le obsolete P1 e a ridurre i tempi per larricchimento. I progetti delle P2 arrivarono in Iran già alla fine degli anni 90, grazie ai contatti con Abdul Qadeer Khan, padre della bomba atomica pachistana. Il primo tentativo di produrle in serie venne però bloccato nel 2004. Allora, gli ispettori dellAiea individuarono tracce di uranio arricchito a livelli militari nei laboratori della Kalaye Electric Company, azienda di produzione di orologi. Negli stessi luoghi furono trovati prototipi di P2 e piani dassemblaggio. Ora, il progetto sarebbe ripreso. Alcuni scienziati avrebbero già sperimentato i nuovi prototipi installandoli accanto alle vecchie P1 in funzione nei laboratori sotterranei di Natanz. Per sviluppare la produzione in serie delle P2 gli iraniani devono però garantirsi forniture di metalli speciali.
Limpresa, resa difficile dalle sanzioni, sarebbe stata affidata a una rete di compagnie controllate dai pasdaran. Le aziende, nei dintorni di Teheran, hanno il compito di setacciare i mercati clandestini e garantire lo sviluppo di adeguate catene di produzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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