L’Islam deve confrontarsi con la modernità dei tempi

Il Cristianesimo nella sua millenaria storia ha dovuto confrontarsi con molte situazioni e contrapposizioni dure e difficili. E il cattolicesimo ha pure resistito e vinto la sfida dell’Illuminismo, e ha vinto anche perché spronato da movimenti e uomini che, al suo interno, lo hanno costretto a liberarsi da incrostazioni e fanatismi. Il mondo cattolico, pur non derogando dai suoi dogmi e principi, riconosce i suoi errori e sempre si rinnova. Ebbene l’Islam, in questi tempi di globalizzazione e di facili contatti tra individui e popoli, si trova per la prima volta a doversi confrontare con la modernità e ha paura, teme di non farcela e di perdere il confronto.
Gli integralisti islamici non hanno scelto la via di un possibile rinnovamento ma hanno iniziato una lotta cruenta e tentano il tutto per tutto, essi vogliono prevalere e vincere con l’arma assoluta del terrorismo: kamikaze, fedeli islamici diventati essi stessi bombe, che deflagrano nelle case del nemico infedele, oggi come tritolo, domani chissà come piccoli ordigni nucleari o biologici. Come può una religione che sparge terrore e morte essere credibile agli occhi dei suoi stessi fedeli? Come possono i kamikaze islamici essere considerati eroi e martiri che unicamente per il loro terribile gesto avranno il premio immediato del paradiso! Questo Islam estremista perderà la guerra.


E la sconfitta si risolverà in una totale débâcle, come è accaduto per il nazismo e per il comunismo, soltanto se dall’interno del mondo islamico si leveranno voci chiare e forti di movimenti e uomini che condannano la follia omicida e stragista fatta in nome della loro religione.

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