L’Onu si risveglia «Vogliamo la verità sul blitz»

L’Onu sonnecchia sulle violenze in Siria ma è sveglissimo quando si tratta di bacchettare l’America: sulla morte di Bin Laden, Navi Pillay vuole vederci chiaro. L’alto commissario Onu per i diritti umani, che ha sede a Ginevra, ha chiesto la «completa diffusione dei fatti precisi» sull’operazione con cui gli Stati Uniti hanno eliminato il leader di al Qaida. Da Oslo, ha fatto capire di non essere pienamente soddisfatta dalle spiegazioni fornite finora dagli Usa sulla legittimità del blitz americano in Pakistan: «Credo che non solo il mio ufficio ma tutto il mondo - ha sottolineato Pillay - abbia il diritto di sapere cosa è successo. Le Nazioni Unite condannano il terrorismo, ma ci sono delle regole elementari che devono essere rispettate anche nella conduzione di operazioni di antiterrorismo.

Queste devono avvenire nel rispetto delle leggi internazionali, che non autorizzano la tortura né le esecuzioni extragiudiziali». Ormai da giorni, anticipando ogni possibile dubbio sulla legittimità dell’operazione, l’amministrazione Obama sta sottolineando con grande forza che il blitz, ovviamente a suo giudizio, è stato «completamente legale».

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