La toponomastica ha delle regole ferree, in un Paese come lItalia dove il campanilismo divide persino gli stessi abitanti di una strada. Lultima battaglia si sta combattendo sul Ponte (per ora anonimo) che unirà la Calabria alla Sicilia attraverso lo Stretto di Messina. «Non chiamatelo di Messina, ma di Reggio Calabria», è stato laccorato appello dellAssociazione «Amici della Calabria» di Isernia, in Molise.
Nella lettera al premier Silvio Berlusconi, ai governatori di Calabria e Sicilia e ai sindaci delle due città dello Stretto, il presidente dellassociazione Francesco La Cava sostiene che sia «più logico denominarlo Ponte di Reggio» perché lopera «aggancia lisola, non viceversa e perché anche Reggio «deve avere una sua visibilità geografica e toponomastica come la sorella Messina». Una giustizia anche sotto il «profilo della psicologia storica». Diversamente, dice La Cava, «si ripeterebbe lusuale atteggiamento discriminatorio verso una Calabria che ha una propria dignità».
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