L’ultima follia degli uffici pubblici inglesi Lezioni per tenere in ordine le scrivanie

Uno staff di consulenti insegna dove mettere telefono, tastiera e spillatrice Costo per lo Stato: 11 milioni di euro

da Londra

Penne in riga, spillatrici al loro posto e per favore, niente fotografie delle ultime vacanze in Spagna o i disegnetti fatti all’asilo dai figli. Siamo in ufficio dopotutto. I sindacati britannici sono sul piede di guerra a causa di un progetto varato dalla previdenza sociale per insegnare ai dipendenti pubblici a tenere in ordine le proprie scrivanie. Si badi bene, non si tratta del solito avviso in fotocopia inviato agli impiegati con la posta interna, ma un vero e proprio servizio di consulenza esterno affidato alla società privata Unipart.
Sembra uno scherzo, invece è una strategia che a sentire il portavoce del sindacato Public and Commercial Services costerà ai contribuenti la bella cifra di 7,4 milioni di sterline (undici milioni di euro). Non male per insegnare alla gente qual è il posto giusto per mettere il computer. Deriso dai rappresentanti sindacali come una «follia minimalista», il programma viene invece difeso a spada tratta dall’erario reale che presenta l’iniziativa come un modo per guadagnare in efficienza. Insomma, così come a volte svuotare gli armadi per liberarsi del superfluo aiuta a mettere ordine nella propria vita, restituire un look decente alla propria scrivania dovrebbe forse far venire voglia di lavorare meglio.
Finora, però, i dipendenti dell’uffico di Longbenton, nel nord dell’Inghilterra, dove il progetto si sta testando, non sembrano essere rimasti entusiasti. Lean ovvero «agile, magro», non ha suscitato le simpatie che i suoi sostenitori speravano. «Si tratta di un progetto umiliante e demoralizzante – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – andiamo, i lavoratori sanno come tener in ordine il proprio tavolo». L’affermazione magari non è così scontata, ma è sicuro che usare del nastro adesivo nero per indicare i luoghi esatti dove mettere telefono, spillatrice e blocco notes, non può far saltare di gioia degli impiegati spesso costretti a dividere lo stesso desk. Per non parlare delle strane domande «strategiche» a cui i dipendenti sono costretti a rispondere. «Abbiamo avuto delle situazioni in Scozia in cui è stato chiesto: “Questa banana è attiva o inattiva?” – ha raccontato un sindacalista – per sapere se te la dovevi mangiare oppure no. Nel secondo caso dovevi subito toglierla di mezzo». «L’ufficio di Longbenton è aperto da sessant’anni e la gente ha sempre trovato le sue penne da sola», ha detto seccamente il responsabile sindacale Kevin McHugh. Lean ci insegna in che modo si può diventare più efficienti offrendo un servizio migliore ai nostri utenti» ha replicato il portavoce dei servizi fiscali di sua Maestà.
Ieri però anche George Osborne, il cancelliere del governo ombra ha criticato apertamente l’iniziativa.

«Nel giorno in cui ci viene detto che le infermiere vengono licenziate e le operazioni chirurgiche cancellate – ha commentato - veniamo a sapere che Gordon Brown sta spendendo più di sette milioni di sterline dei contribuenti per dire ai dipendenti del settore pubblico dove mettere le loro spillatrici. La gente che si chiedeva dove va a finire il suo denaro, adesso lo sa».

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