da Milano
Con la franchezza e il puntiglio che lo contraddistinguono, il vicepresidente del Consiglio Giulio Tremonti tocca un nervo scoperto della sinistra. Le reazioni dellopposizione al suo jaccuse non si fanno attendere e vanno dalla mera difesa dufficio del Professore allaffronto che sfiora linsulto.
Il primo, in termini di tempo, a rilasciare la propria piccata dichiarazione alle agenzie di stampa è il coordinatore dei Verdi Paolo Cento: «Lattacco del vicepremier Tremonti a Prodi è del tutto immotivato e per il momento lunico a collezionare fallimenti è proprio Tremonti». Sulla scia del leader del Sole che ride si inserisce subito il presidente dei deputati dello Sdi Ugo Intini. Il quale, più che smontare laccusa lanciata al Professore di essere un rappresentante della «tecnocrazia», preferisce scendere sul campo delloffesa: «Tremonti, come ministro dellEconomia, è stato la maglia nera in Europa se è vero, come è vero, che l'Italia ha ottenuto i risultati di gran lunga peggiori. Stupisce che proprio la maglia nera si dimostri oggi così disinvoltamente aggressivo verso Prodi». E quindi: «Tremonti dovrebbe parlare meno e riflettere di più sulle sue promesse mancate. Dovrebbe anche evitare di inventare nemici e scuse per giustificare il fallimento dellItalia: dallintroduzione delleuro, alla concorrenza della Cina». Decisamente più arzigogolato il ragionamento di Renzo Lusetti, vicepresidente dei deputati della Margherita: «Tremonti ha attaccato Prodi, ma in realtà laffondo era su Monti. Il vicepremier non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo per paura della popolarità di Monti. Quando poi Tremonti parla del fallimento dei tecnocrati, immaginiamo che l'obiettivo fosse il ministro dellEconomia Siniscalco, suo successore». Non meno aggressivo il compagno di partito Riccardo Villari: «Sconcertante che lex ministro dellEconomia impartisca pretenziose lezioncine.
LUnione passa subito agli insulti «Parli di meno e rifletta di più»
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