L'atto è squisitamente formale ma non si può liquidare come un semplice cambio della guardia. É avvenuto ieri al culmine del cda della Roma presieduto per l'ultima volta da Rosella Sensi, figlia di Franco, e presidente del club giallorosso. All'atto più significativo, cioè le dimissioni dal cda, insieme con Silvia Sensi e Angela Nanni Fioravanti, sono seguite le dichiarazioni della figlia di Franco Sensi che ha appunto segnalato la malinconia del momento. Si è chiusa una vera e propria epopea, durata 18 anni non un giorno e durante la quale la passione per i colori calcistici della Roma è costata, in termini finanziaria, una fortuna alla famiglia Sensi. La parte più coispicua del patrimonio familiare è stata sacrificata per far fronte agli impegni sottoscritti e all'era dello scudetto, scandita da acquisti eccellenti (Batistuta e Cassano, 70 e 55 miliardi i più costosi della serie).
Nel cda della nuova Roma americana subentreranno Claudio Fenucci (che ha lasciato la guida del Lecce), Mauro Baldissoni, Paolo Fiorentino e Bernando Mingrone.
L'avvocato Roberto Cappelli al termine dei lavori ha così commentato l'evento: «Vogliamo ringraziare moltissimo la famiglia Sensi, è un giorno malinconico per loto ma siamo loro grati per quello che hanno fatto in questi anni». Ebbene: non si puòà liquidare una storia così lunga, gloriosa e generosa con un semplice grazie. Forse ci vorrebbe qualcosa di più e di meglio al fine di onorare la memoria di Franco Sensi e della sua famiglia.
Rosella, la figlia, dopo aver promesso che tornerà a fare la mamma ha anche segnalato la vicinanza dei tifosi romanisti. Bene: proprio da quella fetta di opinione pubblica dovrebbe partire una inziativa perchè la Roma e Roma ricordino in modo suggestivo questi 18 anni e la figura di Franco Sensi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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