L'aiuto ai figli? Normale Il vantaggio dura poco

E' umano che un genitore si preoccupi del futuro degli eredi: tocca poi ai giovani riscattare sul campo i pregiudizi e guadagnarsi la fiducia

L'aiuto ai figli? Normale Il vantaggio dura poco

Alzi la mano il padre che non si preoccupa del futuro del figlio. È umano, molto umano. È per ciò che tutta questa caccia ai figli di pa­pà, l’ultima è la figlia della Forne­ro, diventata in questi giorni sim­bolo dell’italiano da estirpare, puzza di ipocrisia. L’impressione è che per esorcizzare la crisi si cer­chi un capro espiatorio. I figli di pa­pà non sono un’eccezione, a tutti i livelli. Se uno lavora in banca o fa il commerciante spenderà una pa­rola per il figlio che fa lo stesso me­stiere. A volte non serve neppure, viene naturale. I padri passano ai figli le loro conoscenze, le amici­zie, l’ambiente in cui vivono, i ri­cordi, le esperienze. La maggior parte dei padri, in qualsiasi posto del mondo, cercheranno di dare una mano al figlio disoccupato. Questo accade se il figlio è un ge­nio o se è uno dei tanti. La verità è che poi sarà lui a giocarsi la parti­ta. E se è un incapace la spinta del padre non fa miracoli. È inutile in­dignarsi. Chi fa lo steso lavoro del padre o della madre parte a favore di vento. Il figlio che sceglie un al­tro­destino rispetto a quello dei ge­nitori lo sa, lo mette in conto e farà il possibile per bruciare l’handi­cap.

Qui, sia chiaro, non stiamo par­lando di genitori che vanno contro la legge per favori­re i figli. Non si tratta neppure di racco­mandazioni politiche in posti pubblici o di concorsi truccati. Qui stiamo parlan­do di normali percorsi della vita. Io sono figlio di un giornalista e questo senza dubbio è un vantaggio rispetto a colleghi con il padre notaio, imprenditore o arti­giano. Se avessi voluto fare il notaio an­ch’io sarei partito svantaggiato e come imprenditore o commerciante non avrei avuto un’azienda già avviata o una clientela storica. Eppure tutti facciamo la faccia da moralisti se questo o quel mi­nistro ha i figli che lavorano, senza sape­re nulla di loro, di cosa hanno fatto, co­me e quando si sono laureati, se sono bra­vi o se i colleghi li considerano una scia­gura umana. Tutti crocifissi a priori e bol­lati come usurpatori. La figlia della For­nero si è difesa con un’intervista sul Cor­riere della Sera, snocciolando curri­culum ed esperienza. Il suo può essere anche considerato un caso limite, pro­fessore associato alla facoltà di Medici­na dell’università di Torino, la stessa uni­versità nella quale insegnano la madre­ministro e il padre, Mario Deaglio, eco­nomista e giornalista, docente associata nella fondazione finanziata dalla com­pagnia San Paolo dove la madre è vice­presidente. Ma siamo sicuri che sia inde­gna di occupare quel posto?

Ci sono figli di papà che hanno riscattato sul campo i pregiudizi. Quando Paolo Maldini a 16 anni debuttò nel Milan, con la stessa maglia del padre e nello stesso ruolo, molti pensarono che il figlio di Ce­sare stesse lì solo per raccomandazione difamiglia. Oggi Cesare Maldini è soprat­tutto il padre di Paolo. E nessuno pensa che il figlio non si sia meritata tutta la sua storia. Qualche settimana fa alcuni letto­ri on line della Gazzetta dello Sport se la prendevano con Gallinari: gioca in Nba solo perché il padre Vittorio era compa­gno di squadra di Mike D’Antoni. Come se bastasse questo per sopravvivere sot­to canestro in America. Danilo comunque­ ha spazzato via ogni dubbio massa­crando New York proprio sotto gli occhi

di D’Antoni. Questi sono esempi sportivi, ma anche sul posto di lavoro la fiducia e la dignità non te la guadagni all’ombra di un padre. Non basta. Non è mai bastato. Il vero problema in Italia è un altro. Ècheinque­st­o Paese con troppi muri e troppe fron­tiere, con una scuola che non fa più sele­z­ione e livella tutti, con le corporazioni e un welfare che difende i furbi e non i de­boli, quello che manca davvero è la mobi­­lità sociale. Non ha senso colpevolizzare i figli di papà, mentre bisogna fare in mo­do che chi non ha le possibilità economi­che e sociali, chi fa un lavoro diverso da quello dei padri, abbia la possibilità di az­zerare l’handicap di partenza e inserirsi nel mercato del lavoro, mostrando valo­re, fatica e talenti. È la burocratizzazione dei salari, basati più sull’anzianità che sul merito, a danneggiare i migliori. È la voglia di non rischiare, la normalizzazio­ne, l’idea che tutti meritano gli stessi sol­di, la sindacalizzazione becera, quella che non difende i diritti ma i privilegi, a penalizzare chi non ha santi in paradiso.

I figli di papà, con qualsiasi sistema socia­le e economico, avranno un bonus inizia­le. Come detto: è umano e eterno. Quello che si può cambiare è il resto. È quella cul­t­ura che considera il posto di lavoro un di­ritto, non un’opportunità. Allora, è il ca­so di dire: mammoni no, figli di papà sì.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Avatar di andriun andriun
11 Feb 2012 - 17:09
#67 chiara2012 se ne faccia una ragione, non sarebbe la prima e nemmeno l'ultima. IO le mie donne le comando, ma nello stesso tempo le amo in quanto donne. Quindi come vede non sono certo misogino, ma rimango un maschilista ! La saluto ! (il maschilista)
Mostra tutti i commenti (67)
Avatar di Albi Albi
9 Feb 2012 - 08:47
E'perfettamente umano aiutare i figli. ciò che è insopportabile è che chi lo fa pontifichi su mammoni, etc.....
Avatar di gbpierpa gbpierpa
9 Feb 2012 - 09:00
Secondo me il vantaggio dura abbastanza, perchè un conto è partire dal gradino più basso un altro e già stare a metà della scala con un bagaglio ereditato di amicizie che ti danno una mano e che poi si rinnovano. Nel corso della mia vita ne ho visto di incapaci assunti in aziende iri già con qualifiche da dirigente che hanno fatto solo danni e che sono anche andati avanti nella loro carriera piuttosto bene e tutto grazie magari al papà. Magari la figlia della fornero sarà anche un ottimo elemento però in italia di buoni elementi ne esistono tanti anche meglio di lei che però non avendo santi in paradiso o vanno all'estero oppure fanno lavori sottopagati
Avatar di Gianfranco Rebesani Gianfranco Rebesani
9 Feb 2012 - 09:05
Concordo al 90% con Salvatore Tramontano. Non è solo la spinta iniziale ad avvantaggiare i così detti figli di papà. Questi vengono inseriti nel mondo del lavoro evitando la gavetta che un "assunto" normale,ovvero senza il curriculum del padre alle spalle, si deve sobbarcare. Ben difficilmente verrà "sollevato" dall'incarico che ricopre . Se incapace non farà carriera, ma anche senza considerare l'articolo 18,non verrebbe mai licenziato.E' questa l'anomalia esistente tra il figlio di papà ed un normale figlio di genitori qualunque. Che questo avvenga in tutto il mondo non è una giustificazione. Anche negli U.S.A. esistono i figli di papà,ma in un numero accettabile e le carriere si possono fare anche se orfani di "padre". Senza padre e/o padrino ben difficilmente in Italia si vince un concorso pubblico, si viene direttamente assunti in una banca e chi più ne ha,più ne metta.Proporzionalmente in Italia abbiamo più figli di papà che altrove questa è la amara verità.
Avatar di unoqualunque unoqualunque
9 Feb 2012 - 09:11
Egregio sig. Salvatore Tramontano, quello che la gente normale condanna non è la figlia della s.ra Fornero o quanti a suo dire meritano i posti d'impiego, ma è il malcostume radicato e le trafile bibliche un normale laureato - diplomato - operaio devono subire, al contrario quanti sono avvantaggiati con un indirizzo anche se non propriamente quello del genitore, ed è proprio questo che è fastidioso, proprio questo che mette in croce e avvilisce chi potrebbe essere senza poterlo dimostrare migliore dei raccomandati, penso che anche lei concorderà con quanti hanno messo in espressione la loro rabbia, trascrivendo il pensiero in un angolo dedicato, anche se a volte si possono fuorviare gli articoli madre, con espressioni che benché distanti si possano accostare alle esigenze delle persone, dei giovani. In più lei conoscerà quanti giovani e quante menti Italiane risiedono in altri stati per mettere in pratica le loro capacità, persone che non avrebbero mai potuto dire qualcosa in patria, vuoi per scarsità di posti o per non avere raccomandazioni, eppure sono stati contattati da ditte o ricercatori di altri stati, come li conoscevano?, no non erano conosciuti, eppure hanno intrapreso l’esperienza, chi sa perché.
Avatar di Baliano Baliano
9 Feb 2012 - 09:35
Eh no, qua non si fa critica fine a se stessa, per "invidia" sociale, con relativa alzata di scudi, contro i "vantaggi" di una o l'altra casta. Qua si fa presente, semplicemente, che ipocrita, è piuttosto il predicare bene in pubblico e razzolare male, malissimo, nel privato. Come si fa a dire a milioni di Italiani di dare un taglio netto a ciò che per decenni, se non secoli, è stata ed è una "tradizione" consolidata e tout-court dire ai figli "arrangiatevi": non più posto fisso, non più lavoro nella stessa città di mamma e papà, non più...Per chi ha raggiunto il traguardo del posticino al sole è fin troppo facile: Questo è Ipocrita! - E poi, ma dove sta scritto che un figlio deve per forza ri-percorrere le impronte professionali dei genitori? Da nessunissima parte! Chi è più avvantaggiato ( a pari meriti ) in questa ipocrita società italica, un professore, figlio di professori o un professore figlio di artigiani? Ma smettiamola di filosofare e pontificare da certi pulpiti!!
Avatar di silviob2 silviob2
9 Feb 2012 - 09:35
Intanto il genitore preoccupato piazza i figli in un posto fisso, vicino a mamma e papà e ben retribuito...........

Poi, per il riscatto del pregiudizio si vedrà.

Decenza vorrebbe che certe affermazioni se le fossero risparmiate.
Avatar di ioios63 ioios63
9 Feb 2012 - 09:39
Ma non diciamo eresie. Qui non si contestano le qualità professionali o sportive ecc. ecc. dei figli di papà. Ma vogliamo mettere le "opportunità" di sistemazione che ha un figlio di papà con quelle di un figlio di "papà normale"? Ma dai....... Un amico, impiegato in una società compartecipata, prossimo alla pensione, ha proposto ai dirigenti di assumere suo figlio (laureato 110 e lode) rinunciando pure alla liquidazione. Volete sapere come è andata a finire. Sta andando in pensione!

Prima di scrivere queste cose pensateci bene!!!

Buona giornata.
Avatar di tanax tanax
9 Feb 2012 - 09:45
Lo snocciolamento del curriculum della Fornerina, milascia del tutto indifferente(sembra Martone,che ancora non si è dimesso).

Se il sig.autore(figlio d'arte) di questo articolo, trova normale che un

PaPà Si preoccupi del futuro del figlio(non mammone),perchè non cominciare a farlo già dalla ScuoLa? perchè non fargli prendere dei buoni voti già dalle superiori? se poi c'è una facoltà a num. chiuso,perchè

il figliuolo deve seguire le stesse regole dei poveracci?Sono o no un esimio prof.universitario?

In un paese dove i giovani ricercatori di talento devono andare all'estero,dove con le loro ricerche emergono e danno lustro a quelle università, dire che è normale sistemare a posto fisso il propori pargolo è Abberrante.

Se poi lo dicono quegli stessi giornalisti di dx che ogni giorno rampognano i giovani (poveri) che sono mammoni,viziati,che non vogliono fare certi lavori, che aspettano la manna dal cielo ecc ecc.

la cosa diventa odio di classe,che fa sperare in una primavera italiana
Avatar di granitico granitico
9 Feb 2012 - 09:46
Quasi tutto condivisibile. Ci si dimentica di dire, però, che il figlio raccomandato comunque un posto privilegiato lo ottiene comunque, magari non diventerà direttore generale però comunque avrà certamente portato via il posto ad uno migliore di lui. Succede a tutti i livelli ma magistrati e sindacati non se accorgono. Soprattutto i sindacati hanno da sempre la consuetudine di Far assumere in base al valore della percentuale di iscritti. Lo sanno anche i sassi.
Avatar di attilaunno attilaunno
9 Feb 2012 - 09:50
L'articolo non tocca affatto i punti importanti della questione.

E' naturale che i genitori aiutino i figli. Non è normale che questo "aiutino" porti immediatamente la figlia ad occupare posizioni privilegiate.

Non possiamo giudicare l'attitudine o l'indegnità ad occupare quesi posti della Sig. Deaglio. Tuttavia, l'incarico nella università del padre e la titolarità di una ricerca finanziata dalla banca in cui è potente la madre lasciano più di un sospetto !!! Appartenere alla casta ed esserne raccomandati non può certamente considerarsi un handicap, ma neanche sono tutti deficenti coloro cha non appartenendovi non possono usufruire delle risorse di cui possono beneficiare i membri della casta.

Occorre farla finita con questa casta di pre-potenti che occupano militarmente tutti i posti disponibili e sparano commenti idioti a danno di coloro che incontrano difficoltà terribili a fare ciò che i pargoli della casta fanno facilmente, perché opportunamente raccomandati / sostenuti.
Avatar di scardan123 scardan123
9 Feb 2012 - 10:08
Condivido in toto questo articolo onesto e sobrio. Erano 2 anni che non mi succedeva sul Giornale online.
Avatar di Svevus Svevus
9 Feb 2012 - 10:15
Dissento radicalmente. Chiunque abbia esperienza di Università sa bene che esistono dinastie radicate che considerano diritto divino il posto sicuro, prestigioso e a carriera automatica. Vi sono addirittura casi in cui si può comprare il posto universitario a costo zero. Basta conoscere i trucchi. Per non parlare degli orari di lavoro : zero controlli. Un suggerimento ? Boicottare i corsi dei figli di papà e ..mammà.
Avatar di mvasconi mvasconi
9 Feb 2012 - 10:17
Flaso. In effetti il vantaggio è ENTRARE senza penare...
Avatar di bixente74 bixente74
9 Feb 2012 - 10:31
mio padre è stato diverso. mi ha detto: sbrigatela da te e non mi ha aiutato affatto a trovare un lavoro, né mi ha coinvolto nella sua rete di conoscenze. la mia esperienza è più faticosa di quella media italiana, ma è anche quella più vera: solo con le mie forze so cosa posso fare e dove posso arrivare.

purtroppo la gara è "sleale" perché molte persone che conosco hanno avuto sostegno economico, relazionale o politico della famiglia. quindi mi sento di condannare il moralismo della fornero, ma nemmeno di difendere il familismo del "giornale" berlusconiano. le differenze di nascita vanno temperate (se non eliminate) per restituire a ognuno la propria vita. ognuno deve vivere la propria esistenza, non quella dei propri parenti, amici, ecc.
Avatar di asarum asarum
9 Feb 2012 - 10:53
Una domanda, ma il Deaglio padre non era per caso quello che una volta era direttore di Lotta Continua??????O mi sbaglio?????
Avatar di charliehawk charliehawk
9 Feb 2012 - 11:02
Signor Tramontano, ma lei crede veramente nelle stupidaggini che ha scritto, o è solo un modo per giustificare magari, il suo comportamento o quello dei suoi genitori? "Ipocrisia nei confronti della Fornero"? Ma sta scherzando? Chi è che ha guardato la pagliuzza negli occhi degli altri e non ha visto la trave nel suo? Non è forse la ministra , con i suoi dodici incarichi, il suo marito con i suoi trentadue incarichi e l'adorata figlia con il suo meraviglioso curriculum (mi sarebbe piaciuto assistere anche ad un solo suo esame, con gli amici di mammà e papà...). E la chicca finale: "va bene l'aiutino, ma se poi uno non è capace, non va avanti.." dice lei.Ma in che mondo vive? Probabilmente nello stesso mondo della super Fornero.
Avatar di wilfredoc47 wilfredoc47
9 Feb 2012 - 11:05
Articolo ovvio che non risponde alla domanda. Normale che i genitori aiutino i figli, non giusto che i posti pubblici assegnati "per concorso" vadano regolarmente a chi di dovere.

Esempio: Mia sorella, ostetrica di primo piano a livello nazionale, preparò la documentazione necessaria per partecipare ad un concorso per un posto di livello dirigenziale all'ospedale Careggi di Firenze. Fatica onerosa quanto inutile perchè "consigliata" di ritirarsi, essendo la posizione già occupata dal cappello della predestinata di turno. Questo a livelli medi, figurarsi a più elevate altitudini. Comunque sono tutte chiacchiere, il mondo è questo. L'importante è poter tenere la testa sopra il livello di guardia. Saluti
Avatar di PirlaBuster PirlaBuster
9 Feb 2012 - 11:14
spunta una casa dii alemagno...ecco spiegato il nervosismo degli ultimi giornii
Avatar di blues188 blues188
9 Feb 2012 - 11:18
Sign Tramontano. lei è disgustoso e ha idee pessime. Neppure se avesse voluto compiacere a qualche potente, avrebbe scritto una cosa del genere. Mi sente o è andato a vergognarsi in un cantuccio?
Avatar di blues188 blues188
9 Feb 2012 - 11:28
Mi avete censurato? Per sempre o cosa? Significa che si deve accettare anche articoli come questo a tutti i costi?
Avatar di andrea24 andrea24
9 Feb 2012 - 11:28
Il fatto che i genitori aiutino i figli è umano,tuttavia vi è l'ambito "pubblico",che non può essere caratterizzato da questo fenomeno,che esiste. Penso che la situazione in Italia abbia raggiunto livelli non più sopportabili,specie dopo le provocazioni(verso migliaia di giovani) giunte dagli "alti livelli". La mentalità elitista,che in fin dei conti è una struttura di potere,e, come tale, tende per natura ad auto-conservarsi,caratterizza ambiti diversi della nostra società.Il fatto è ormai risaputo ed evidente. Concordo con la tesi del giornalista,cioè quella dell'azzeramento dei deficit di partenza,anche se,sostengo,come già avanzato da altri,la istituzione di una commissione di inchiesta,possibilmente con l'ausilio di osservatori internazionali "OSCE". Questo è quello che ci vorrebbe(utopisticamente) e che mette in luce la realtà del nostro Paese,caratterizzata non dal "potere della politica",ma dalla "politica del potere"(tecnica del potere o potere della tecnica?).
Avatar di chri73 chri73
9 Feb 2012 - 11:34
caro Salvatore, dispiace dissentire con te in alcuni punti. 1) burocratizzazione salari vale solo per una percentuale quanto privilegiata di lavoratori, statali ed affini in quanto contratti come metalmeccanico, garantiscono scatti anzianità 20 euro netti ogni 2anni solo x4volte,nessuna scalata livello,fermo al 5 da 12 anni e non pensare che non mi sono dato da fare e con mia laurea ingegneria ci pulisci il bagno. 2)personalmente fatta anticamera (parola che ormai uso io e poche altre persone...) e gavetta,altri anche posti dove ho lavorato entrati senza nemmeno fare colloquio e indeterminato,io passate varie dure trafile. 3)E' vero ci sono tanti raccomandanti che non solo sono bravi ma anche fidati e più che geni, però anche a quelli che non hanno tali corsie privilegiate,sia nel pubblico che nel privato qualche opportunità dovrebbe pur essere data, non credi? 4) Cancellieri & company parlano di emigrare per fare le pulizie o i dirigenti? Cmq già fatta domanda carta verde USA.
Avatar di Ruy Diaz Ruy Diaz
9 Feb 2012 - 11:36
Ritengo che il posto di lavoro dovrebbe essere assegnato in primis a chi è davvero meritevole. Sono stanco dell'arroganza dei vari Duca di Gandia, il Valentino ecc.ecc., dannosi figli di Papa scapoli.....
Avatar di Max Devilman Max Devilman
9 Feb 2012 - 11:40
Allora: giochiamo ad un gioco in cui qualcuno parte avvantaggiato e qualcuno invece svantaggiato, la probabilità dello svantaggiato di raggiungere dei risultati è sicuramente inferiore rispetto a chi invece non lo è, mi sembra logico, come mi sembra illogico negare l'evidenza, del resto chiunque abbia un lavoro vede questo ogni giorno, in ufficio, in fabbrica.

Preso atto che in Italia "il sogno Americano" non esiste, è altrettanto evidente che la logica de "le bugie hanno le gambe corte" qui ha poco senso, in quanto è noto a tutti che in italia esiste la peggior classe dirigente e manageriale d'Europa ed è anche facile intuire il perchè, a questo punto ci sono tutti gli elementi.

Ribadisco: la politica del "Fate ciò che dico ma non quel che faccio" dell'attuale oligarchia al governo è indice che considerano il popolo italiano una massa di schiavi idioti, questo forse può andare bene per qualcuno, ma di certo non per tutti.
Avatar di andrea24 andrea24
9 Feb 2012 - 11:41
Ci siamo chiesti il perché,ad esempio,il figlio di un semplice carabiniere,che è poi il rappresentante della Legge in carne ed ossa,debba subire un trattamento diverso dal figlio di un cosiddetto "barone universitario"(senza indicare nomi particolari)? Questo suona quasi come un paradosso.
Avatar di marziaermi marziaermi
9 Feb 2012 - 11:52
sì sì sì .tutto normale normalissimo.anzi,degno e giusto.Ma perchè la sinistra signora da san carlo canavese,fa lezione in inglese?(vedi il 6 /2 articolo di questo giornale)qualcuno mi spieghi,PLEASE
Avatar di andrea24 andrea24
9 Feb 2012 - 12:08
In Italia vige la politica del potere a tutti i livelli. Bisogna,in questo contesto fare una sana distinzione tra la politica del potere(che avvantaggia se stessa) e il potere della politica(rivolta invece al conseguimento e alla tutela del bene comune). Questo è lo scenario di fondo in cui inquadrare un problema che caratterizza l'Italia in maniera particolare.
Avatar di brunobeard brunobeard
9 Feb 2012 - 12:42
Alcune personali considerazioni: 1) in Italia,purtroppo,la fa da padrone l’invidia per cui se qualcuno ha qualcosa più di me,mai è per merito; 2) è legge naturale che vince il più forte ed in questo l’ereditarietà di alcune caratteristiche è elemento da non sottovalutare; intendo dire essere ovvio che chi respira competenza e cultura fin dall’adolescenza parte “naturalmente” favorito,ma non è un suo demerito; 3) a chi dichiara essere la dirigenza italiana la peggiore del mondo causa nepotismo,chiedo in virtù di quale miracolo siamo una delle potenze economiche mondiali(!); 4) al mantra dei poveri cristi penalizzati perché di umili origini indico,ad esempio, il Marchionne, figlio di un maresciallo dei CC;della serie:se hai gli attributi .; 6) per rispondere ai ricorrenti piagnistei dei soliti poveri cristi è stata distrutta la Scuola:risultato la prima università italiana è dopo quelle africane;potrei continuare!! Il fatto che la Fornero sia antipatica non deve affliggere la figlia!
Avatar di wilfredoc47 wilfredoc47
9 Feb 2012 - 12:46
Prescindendo dal contendere dell'articolo, vorrei fare una considerazione. La Ministra Fornero, con la sua faccia da topino tremebondo, potrebbe essere la persona giusta per inquadrare a dovere il pianeta lavoro. Infatti Ella, vivendo in un mondo dorato e ben riscaldato, scevra dei problemi legati al vivere quotidiano della gente comune e per giunta sottostimata nella sua forza d'urto, può asetticamente por mano ad una regolamentazione efficace

non contaminata da inutili orpelli di carattere sindacale. Di solito, chi è fuori dai problemi giudica ed agisce con maggiore lucidità ed oggettività.

In ogni caso non potrà peggiorare la situazione. Con buona pace dell'agit-prop, reperto anni '50, Madama Camusso. Saluti.
Avatar di Wolf Wolf
9 Feb 2012 - 12:51
Piantatela con le sciocchezze. La figlia della fornero ha giocato a carte truccate. Come lei potevano concorrerre altre decine ma casualmente le scelte finiscono sempre sui soliti noti. Chi ha fatto l'università lo sa bene, generazioni con lo stesso cognome e la maggior parte dei totali incompetenti e cialtroni, dai curricula strabordanti (grazie al cavolo!). L'italia non andrà mai da nessuna parte se si continua a giustificare il nepotismo.
Avatar di mariosirio mariosirio
9 Feb 2012 - 13:01
questo discorso non regge. mi sta bene tutto, persino fare il lavoro doppio in azienda privata perché il figlio/nipote del titolare è imbecille ma, quando ci sono amici che insegnano in atenei differenti e si scambiano i figlioli, quando uno sceglie l'ateneo dove mamma lavora negli ufffici amministrativi, o figli di politici che hanno incarichi pubblici beh, inevitabilmente il conflitto c'è.
Avatar di ugsirio ugsirio
9 Feb 2012 - 13:06
Chi non aiuta i figli, già.L'unica scimmietta che non se ne rende conto è lo Stato italiano che istituisce il quoziente familiare come se un figlio o soprattutto una figlia, raggiunta la maggiore età o una volta sposata, tagliasse tutti ponti finanziari con la sua famiglia d'origine. Ma si è mai sentita una scemenza più demenziale di questa. Con i tempi che corrono, dove già è impossibile trovare lavoro e le case di proprietà costano un occhio, per il fisco tutto fa brodo. Al primo figlio - i comuni non aiutano, nessun posto nei due asili nido di cui uno privato - mia figlia, architetto d'interni, chiede l'aspettativa allo studio dove lavorava, aspettativa non concessa quindi licenziata. Un genitore che fa l’abbandona? Non tutti sono fannulloni o bamboccioni come lo Stato fa finta di credere e continua a spremerci per poi buttare i soldi in lavori inutili e per foraggiare i veri fannulloni creando posti di lavoro fittizi in cambio di voti. Ma che …
Avatar di 02121940 02121940
9 Feb 2012 - 13:08
Non è giusto che il potente si avvalga della sua posizione per avvantaggiare il figlio. Prendiamo il caso macroscopico del famoso "Trota", a me sconosciuto, ma eletto nel consiglio della Regione Lombardia solo perché figlio di un boss della politica. Vi sembra giusto? Ma accanto a quel caso macroscopico, in fondo deciso dagli elettori, ce ne sono migliaia e non solo nella casta, ma anche nello Stato e nelle professioni, ove di recente si sono avute clamorose notizie di concorsi falsi o pilotati.
Avatar di mariorossi98 mariorossi98
9 Feb 2012 - 13:13
cambiano solo i suonatori...................e questa megera ha una faccia come il c......., si è solo capaci di parlare delle faccende altrui
Avatar di tanax tanax
9 Feb 2012 - 13:14
@brunobeard.

L'invidia è tema trito e ritrito,per cui sorvolo

Dici una potenza economica l'italia? siamo sull'orlo del default,negli ultimi anni abbiamo perso il 40% dell'industria manifatturiera,perchè la classe dirigente (che ha "respirato" competenza e cultura da piccola) non è stata capace di tenere il passo con la globalizzazione....ma i tedeschi si.

L'università a pezzi? fatti un giro e vedrai come gli stessi cognomi si rincorrono,e non solo

Deaglio.

"Respirare cultura e competenza da piccoli" è un pò come dire che i figli dei ricchi sono tutti belli e biondi e intelligenti , comicità in-volontaria...ho visto comunque figli di papà

svogliati che miracolosamente son diventati competenti.

Marchionne si è formato all'estero e ha cominciato all'estero -in italia forse sarebbe un prof. precario.......i miei saluti.
Avatar di clorindo clorindo
9 Feb 2012 - 13:21
è umano che il padre si preoccupi per il figlio..non è normale che una paese moderno tolleri che i migliori posti li occupino sempre i figli più fortunati a scapito di chi non ha un padre ministro, deputato, cardinale, con dodici cariche in dodici cda diversi..etc..la mafia non è ammissibile..semplice no?..
Avatar di PaK8.8 PaK8.8
9 Feb 2012 - 13:23
No, questo è nepotismo puro e semplice. In certi posti entrano SOLO i figli di papà, o alternativamente persone con una determinazione tale da cadere nella spietatezza. Tuttavia, riconosco anche che il mondo è pieno d'invidiosi, buoni solo di sminuire il successo altrui con le solite scuse.
Avatar di corto lirazza corto lirazza
9 Feb 2012 - 13:25
dura meno se uno non ce l'ha...
Avatar di 02121940 02121940
9 Feb 2012 - 13:33
La “tenera” singhiozzante Fornero mi piace sempre meno. Mi auguro che sia restituita al più presto alla sua università, dove potrà vedere e abbracciare ogni giorno la figlia.
Avatar di andrea24 andrea24
9 Feb 2012 - 13:34
Quella del "fatto naturale" non l'ho mai sentita fino ad ora,quasi che il figlio di un barone universitario debba essere,per diritto naturale, migliore degli altri. Quanto agli attributi,perché non parliamo di tutti quegli italiani che hanno i cosiddetti "attributi" ed infatti sono dovuti andare all'estero? Ma dico,ci rendiamo conto di ciò che diciamo prima di proferir parola contro ogni regola oggettiva? Il fatto che l'Italia sia stata per diverso tempo una potenza mondiale,non è certo da attribuire al nepotismo che qualcuno va giustificando. Gran parte del merito è stato degli italiani,non certo dei bamboccioni raccomandati. Come scrivevano gli antichi riguardo certi contesti italici,potremmo dire che l'Italia è il Paese degli imbroglioni e degli imbrogliati.
Avatar di Carlo_Rovelli Carlo_Rovelli
9 Feb 2012 - 13:36
Non si tratta di giudicare curriculum e posizione della figlia di persone qualunque, ma di un ministro che predica la fine del posto fisso per coloro che ad esso aspirano e la fine del mammismo tra i giovani. Come dire, giovani: rassegnatevi alla precarieta' e a vagare da un posto all'altro a vita. Gia', ma questo non vale per la sua di figlia, che si e' preoccupata di sistemare nella sua stessa citta' e sua stessa universita'. Sappiamo come funzionano i concorsi in Italia. Perche' la prof. Deaglio non ha tentato la carriera in un'altra universita' di quella dei genitori, perche' non in un altro Paese, a Harvard gia' che c'era? Perche' la' sarebbe rimasta precaria e lontana da mamma e papa', ecco perche'. Troppo comodo farsi chiamare dalla stessa universita' dei genitori (o dei propri maestri), sbagliato da parte di questo Giornale continuare a giustificare il nepotismo, grande male italico.
Avatar di andriun andriun
9 Feb 2012 - 13:58
IO dico di mamma ce n'è una sola ! Gli effeminati di mamme ne hanno in ogni donna che incontrano e quindi non sono nemmeno capaci di comandarle ! Questo è il vero problema italiano. Non ci sono MASCHI, ma solo effeminati moralisti e perbenisti che vedono il problema solo nell'aspetto personale, e non oltre, perchè il farlo sarebbe come l'ammettere di aver sbagliato tutto ! Piuttosto che essere chiamati fascisti o maschilisti si fanno chiamare omosessuali, perchè la società moderna li ha abituati che i primi vengono osteggiati in quanto violenti i secondi vengono protetti in quanto deboli ed assoggettabili dal mondo femminile ! Sveglia ! (il maschilista)
Avatar di Max Devilman Max Devilman
9 Feb 2012 - 14:00
#28 brunobeard: quindi tu giustifichi il fatto che "il forte" prevalga unilateralmente sul "debole" come legge di natura, pesce grande mangia pesce piccolo insomma, questo vale per il mondo animale ma credevo che il genere umano si fosse evoluto, pensavo che ciò che divide l'uomo dagli animali fosse l'intelletto, che permette di reprimere e di controllare gli istinti animali, evidentemente mi sbagliavo.

Questo significa che i meno fortunati (molti), le persone appartenenti a classi sociali non abbienti, gli invalidi, i portatori di handicap, DEVONO necessariamente soccombere ai ricchi (pochi), forti e potenti, e oltretutto tacere.

Contro il tuo modo di pensare, e come te ce ne sono tanti, sarò sempre in disaccordo, è da culture come queste che, come ci insegna la storia, nascono le rivoluzioni, del resto come potrebbero farsi ascoltare, in un mondo simile, le classi deboli discriminate?
Avatar di phlebas phlebas
9 Feb 2012 - 14:02
Questo articolo mi è piaciuto.

Il vero problema è la mancanza di meritocrazia che permette a certi figli incapaci ci occupare posti a danno di chi non ha la spintarella e poichè questo accade quasi eslusivamente nell'ambito pubblico, ciò accade anche a danno di tutta la collettività che paga per avere inefficienza, arroganza, irresponsabilità oltre a incapacità e sprechi.
Avatar di migrante migrante
9 Feb 2012 - 14:17
il dott. Tramontano ha perfettamente ragione !...Io, provenendo da una realta` di siderurgia pesante ho avuto modo di vedere con i miei occhi centinaia di padri operai che hanno favorito l'ingresso dei propri figli in fabbrica in barba alla meritocrazia !!!...suvvia, ora ci metiamo anche noi a versare lacrime per "il " Fornero pargolo, commossi dalle difficolta` che ha dovuto affrontare !...poi il paragone con i "campioni" dello sport ...ma dai !!!...per perdere la maglia di un Milan bastano pochi secondi, il posto all'universita`temo che la pargoletta lo perdera` solo se aiutata dalla natura !!!
Avatar di ortensia ortensia
9 Feb 2012 - 14:26
Quanti bla bla!.Articolo irritante perche' pieno di banalita'. Il nepotismo esiste ed esistera' finche' ci sara' chi abusa del proprio potere ed autorita' per favorire figli e parenti. Il resto sono tutte balle.
Avatar di Teseo Teseo
9 Feb 2012 - 14:32
Salvatore Tramontano, mi scusi, il suo discorso non mi sembra super partes. Le faccio solo notare questo: la spinta iniziale può essere anche di breve durata ma è essenziale per "entrare". Chiaramente un fannullone al 10% non ne trarrà grandissimi benefici. Ma quando tutti si trovano alla pari sulla linea di partenza, E' QUELLA SPINTA che fa la differenza e che garantisce un percorso diverso. Un posto fisso. Proprio sotto casa. E non mi venga a dire che "tutti lo fanno" o lo farebbero. E' un'argomentazione che proprio non sta né in cielo né in terra...
Avatar di ortensia ortensia
9 Feb 2012 - 14:32
Sara' anche tanto brava questa Baby ma se fosse la bravissima figlia del pover sciugaman (come diciamo noi a Bologna) il suo bel curriculum la commissione addetta lo avrebbe usato per andare al cesso tanto il posto all'universita' va solo ai potenti e ai loro figli. Amen e non facciamola troppo lunga tramontano.
Avatar di sergione56 sergione56
9 Feb 2012 - 14:38
Non e' questione d'invidia, nè di mettere in dubbio le qualità in questo caso della ricercatrice , nè di pensare che i genitori non debbano avere aspirazioni o dare qualche "piccolo aiuto" ai propri figli ...

Il calciatore provetto offre una meritata opportunità al figlio pienamente dimostrata , cosi come il contadino al proprio figlio, l'artigiano al proprio e infine l'operaio anke lui spera ... dalla serie cosi fan tutti .

Ma è qui che centra la sobrietà, il buon senso, la signorilità , l'etica , nessuno di questi signori si e' mai esposto con frasi generalistiche su aspiranti calciatori , contadini , artigiani mancati, tra l'altro in un contesto ( italico ) dove diventa un problema il semplice cambio di residenza . Ecco questo , da chi e' chiamato a governare , tra l'altro non si sa bene nemmeno come e perche , ed espressione di sponsorizzazioni a volte discutibili , forse dovrebbe essere evitato ... ovviamente come non detto siamo su Scherzi Italia !!!
Avatar di PierPierPiero PierPierPiero
9 Feb 2012 - 15:31
beh beh beh, dipende DOVE riesci ad imbucare il pargoletto...
Avatar di eloi eloi
9 Feb 2012 - 15:43
La differenza tra i figli di Papà e gli altri c'è eccome. Un goivane che all'università segue i corsi impartiti a tutti dai propri genitori ha la fortuna di potere approfondire, a differenza degli altri giovani, i concetti spiegati in aula discutendone in famiglia. Vi pare poco? Poi la differenza la farà il mercato.
Avatar di fabiana62 fabiana62
9 Feb 2012 - 15:58
La Signora Fornero farebbe meglio a stare ZITTA, perchè ci sono figli di seria A e figli di serie B con curriculum ed esperienza altrettanto validi.
Avatar di Soccorsi Soccorsi
9 Feb 2012 - 16:05
L'aiuto ai figli? Normale, si ma soltanto per coloro che si trovano in una posizione di vantaggio per poterlo fare. Per chi si trova in condizioni agiate, per chi è altolocato o come si usa dire in Italia di "buona famiglia" o che abbia conoscenze influenti.

Per il resto dei figli, beh, si arrangino sono dopotutto soltanto dei bamboccioni, dei mammoni che non riconoscono il fatto che un posto fisso per loro potrebbe essere anche "noioso". Quindi per i figli dei non privilegiati il precariato diventa secondo gl´illustri governanti un eccitante "challenge".

Viva il Governo, tutti i ministri e sottosegretari, amici illustri dell´onorata casta e che dagli stessi da ben 67 giorni stiamo ancora attendendo la loro dichiarazione del patrimonio come unilateralmente ed esplicitamente promesso dal neo Senatore a vita.

Adesso incominciamo a veramente e giustamente ad insospettirci!!!
Avatar di canova.emilio canova.emilio
9 Feb 2012 - 16:30
Nell' Italia "mafiosetta" chi ha santi in Paradiso può permettersi qualsiasi cosa anche di essere incapace e fannullone, tanto una collocazione dignitosa e remunerativa la troverà sempre. E' naturale che un padre aiuti il proprio figlio, lo è meno se oltre al figlio "aiuta" moglie, fratelli, cognati, nipoti e tutta la parentela, creando veri e proprii feudi nei luoghi di lavoro pubblici e privati indipendentemente dalle capacità dei soggetti. La mentalità mafiosa in Italia esiste dappertutto perchè insita nel DNA degli Italiani, poi esiste quella violenta e fuorilegge che viene combattuta, quell'altra invece

regna indisturbata da decenni, un pò meno nel privato, ma nel pubblico è diventata quasi una tradizione. Al governo ci puoi mettere chi vuoi, in Italia la sola cosa da cambiare per risolvere i problemi, sono gli Italiani.
Avatar di alessandro bettoni alessandro bettoni
9 Feb 2012 - 16:56
Condivido #52 +++++ La Fornero e i suoi colleghi, momentaneamente Ministri senza mai essere eletti dal popolo sovrano, mentono sapendo di mentire in favore dei propri figli. La figlia della Fornero,mette a disposizione il suo curriculum, senza però dire che è stato costruito con l'aiuto di mamma e papà. E quell'altro che parla dei 28enni sfigati dovrebbe sapere che qualche aiutino il suo papà glielo ha dato. O credono che il popolo è tutto fesso? Grave errore.
Avatar di marziaermi marziaermi
9 Feb 2012 - 17:35
andriun:ma lo sa che isuoi commenti riescono ad essere divertenti .mi creda ,non sto scherzando,è che se la vita non deprimesse così con i suoi accadimenti,io sarei una persona(dimentichi che sono una donna,non è poi così grave)che vede il lato comico.anche quando sembrerebbe non esserci.....censore,pubblichi:andriun magari lo rassereniamo un pò.dopotutto leggiamo tutti gli stessi fogliacci!!!!
Avatar di rege renato rege renato
9 Feb 2012 - 17:36
Il merito....se abbassi la testa e dici sempre si al capo o al padrone annullando la tua persona...ecco cose il merito .... non fate gli ipocriti nel dire che non lo sapete....solo nello sport emergono i veri valori.
Avatar di 02121940 02121940
9 Feb 2012 - 19:05
Spero che la Fornero sia restituita al più presto alla sua università, dove potrà vedere e abbracciare ogni giorno la figlia tanto amata e tanto brava: un curriculum inappuntabile.
Avatar di wilfredoc47 wilfredoc47
9 Feb 2012 - 22:51
43 Max Devilman: In teoria la pace, l'amore, la solidarietà etc..... dettano le regole della convivenza civile. Ciò è bello da dire e largamente auspicabile. In pratica la prevaricazione del forte sul debole raggiunge la sua massima applicazione nel genere umano, rispondendo gli animali al loro istinto con assoluto e, per così dire, politicamente corretto rigore. Credo che la scorsa degli ultimi diecimila anni non lasci dubbi circa la veridicità dell'assunto. Si contenti della buona volontà dei molti (sempre minoranza, comunque) che cercano di rispettare i diritti degli altri. Il mondo, purtroppo, non può essere migliore di quello che è e che è sempre stato: è popolato da uomini! Le utopie sono fuorvianti. Questo a mio parere, ma non mi fa piacere. Saluti
Avatar di andriun andriun
10 Feb 2012 - 08:53
56 marziaermi non ho mai detto che essere una donna sia un male. IO ho sempre criticato coloro che dovrebbero al contrario essere UOMINI e sono solo degli effeminati che hanno paura delle donne. Un mio collega al telefono per fare una battuta gogliardica ha detto "al tempo e alle donne non si comanda". Una frase più stupida è difficile trovarla. Alle donne non si comanda?!? Ma quando mai ! Solo grazie alla decadenza e agli effeminati che avete cresciuto, per ovvie ragioni, si riesce a trovare una vena di verità anche in una frase così assurda ! La Saluto ! (il maschilista)
Avatar di marziaermi marziaermi
10 Feb 2012 - 12:29
andriun ,ha ragione con me.ho cresciuto mia figlia e mi è diventata effeminata,non melensa.il figlio maschio bisogna meritarselo e mio marito non lo ha meritato.forse avrei cresciuto un altro infelice che non sa ancora rassegnarsi a rispettare le persone .la stupidità purtroppo è trasversale e non guarda sesso colore cultura età.ma fa danni
Avatar di chiara2012 chiara2012
10 Feb 2012 - 14:32
marziaermi: lascia perdere andriun, è una causa persa. lascialo al suo mondo di effeminati, donne con le palle senza che un uomo le comandi ecc. poverino, deve avere già i suoi problemi con la sua confusa identità sessuale e il suo conflittuale senso di sè come uomo...
Avatar di marziaermi marziaermi
10 Feb 2012 - 15:03
caro signor andriun,a tutte noi bastano le salpingi con ovaio annesso(gli annessi ,appunto)ci facciamo i nostri piccoli e siamo contente così.il mpondo nel suo insieme di affetti e condivisioni ,debolezze e forza che vengono ogni attimo a far parte della nostra vita ,a lei sfugge.e non è bello:lei riprende certi tratti dei protagonisti di "criminal minds".comandare è termine sessualmente ambiguo, lo dicono gli esperti del ramo ,non io che non mi permetterei mai .consulti fonti (lo,non i telefilm.lol'ho detto per mantenermi nel mio status di scemetta che ha dovuto sempre cavarsela da sola .)COMANDARE é SOTTOMETTERE .io la chiamo sindrome del Circeo....AD maiora
Avatar di andriun andriun
10 Feb 2012 - 16:16
#63 chiara2012 lei invece è affetta da sindrome di protagonismo. Le è andato di traverso il fatto che non le ho dato del tu(sistema americano) e non ho accettato le sue battute. Le donne le conosco bene, meglio di quanto creda e da loro vengo apprezzato proprio per il mio maschilismo. Il valore lo dimostro nei fatti, non nella simpatia come invece aspirano a fare gli effeminati che dai vostri uteri vedono la luce ! (il maschilista)
Avatar di andriun andriun
10 Feb 2012 - 16:40
#64 marziaermi Lo sa che molte sindromi sono create a doc, e altre sono nascoste volutamente, ma non sono per questo meno gravi ! Ad un UOMO che decide per la propria donna, lei lo considera affetto da sindrome del Circeo, quello che vi da sempre ragione per paura di essere isolato, IO invece lo considero affetto di femminismo. Certo l'effeminato nel mondo moderno è sicuramente più ben voluto, e tutelato, tanto è vero che perfino la medicina lo considera normale. Quello che lei non sa o fa finta di non sapere e che la kasta femminile, non è esente dal dominare, solo che per sua natura agisce in modo meno palese e più subdolo del suo Circeo ! Quelli che vi hanno dato voce, anche quando non dovevano, sono gli stessi che hanno portato l'Italia alla quasi banca rotta. Persone incapaci di imporsi del tutto incapaci di avere la sindrome del Circeo e mi creda non è bello ! La Saluto (il maschilista)
Avatar di chiara2012 chiara2012
11 Feb 2012 - 15:26
Andriun: certo, mi ero pazzamente innamorata di lei per il suo maschio odio per il genere umano (uomini) e sub-umano (donne), ma ora soffro perchè mi ha respinto.. le donne lei sì che le conosce... beata la signora Andriun... se diventasse effemminato, mi raccomando mi scriva...

Censore pubblica, ho il cuore in pezzi...
Avatar di andriun andriun
11 Feb 2012 - 17:09
#67 chiara2012 se ne faccia una ragione, non sarebbe la prima e nemmeno l'ultima. IO le mie donne le comando, ma nello stesso tempo le amo in quanto donne. Quindi come vede non sono certo misogino, ma rimango un maschilista ! La saluto ! (il maschilista)
Accedi