Lampedusa, la diffida del sindaco: «Cpa stracolmo, basta clandestini»

All’interno del centro di prima accoglienza di Lampedusa sono stipati 2.000 immigrati clandestini, una «situazione ormai insostenibile e indigerible», come dichiara il sindaco dell’isola Bernardino de Rubeis, che annuncia misure forti: una diffida alle forze dell’ordine perché non venga portato un solo immigrato in più nel centro, il ripristino del filo spinato attorno alla struttura e minaccia anche una denuncia documentata contro la gestione del cpa. «È nato come centro di identificazione temporanea, 24-48 ore - ricorda de Rubeis -: ora è un carcere a cielo aperto, un centro di permanenza. La situazione va avanti da 15 giorni: la soglia di sicurezza è superata, la capienza massima è di 381 persone».Intanto due voli civili stanno per trasportare anche 50 clandestini ciascuno, 90 in nave. «Nel centro vengono a mancare le norme di sicurezza e ordine pubblico, di igiene e sanità. Ma non solo: si nega la stessa dignità umana.

Critiche anche al prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione, la Croce rossa, l’Alto commissariato dei rifugiati e le ong, «che parlano e non fanno niente», conclude il primo cittadino di Lampedusa.

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