L'Aquila - Tra le domande per la sistemazione
in alloggi provvisori presentate dai terremotati aquilani, ce n'è anche una molto particolare. Le destinazione desiderata è il buen retiro estivo del premier: villa Certosa. Ma il richiedente lascia anche una seconda possibilità, dovesse andare male con la Costa Smeralda si accontenta anche di palazzo Grazioli.
La richiesta - inviata alla protezione civile e al Comune
dell’Aquila - è di Antonio Bernardini, la cui casa, nella zona
rossa del centro storico dell’Aquila, è inagibile. Nel tipo di
sistemazione preferita, alla voce "alloggi in affitto" a penna
è stato aggiunto "se possibile, a villa Certosa oppure a
palazzo Grazioli".
"Non è una provocazione" "Non si tratta di una provocazione - assicura all’Ansa il
terremotato - ma di una richiesta legittima basata
sulle dichiarazioni del presidente il quale aveva pubblicamente
promesso che avrebbe ospitato nelle sue case alcuni terremotati.
In questo modo avrei anche l’occasione di essergli utile con
consigli basati sulla mia esperienza di terremotato prima in
auto, poi in tenda e infine in due alberghi, e di profondo
conoscitore della città".
Licenziato ingiustamete Bernardini è segretario generale ed economo del Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia (Crab), ma fu licenziato illegittimamente sei anni fa ed è in attesa che sia dato seguito a due sentenze della magistratura che impongono al Consorzio il suo "reintegro immediato" nelle funzioni e il pagamento delle retribuzioni e dei contributi.
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