«Ottimo il piano anti freddo per aiutare i senza tetto. Ma tutto è stato possibile anche grazie a noi». Suona più o meno così la «rivendicazione» dei volontari del Banco Alimentare nei confronti di Palazzo Marino.
I rappresentanti della onlus, che rispetto ad altre associazioni di volontari lavorano più «dietro le quinte», ci tengono ad essere citati tra i protagonisti attivi della raccolta di scatolame e cibo da distribuire ai clochard. Si sono dati da fare tutto lanno ed hanno raccolto oltre 15 tonnellate di prodotti alimentari da dare ai bisognosi nellambito del piano anti freddo. Ma hanno anche dovuto alzare il telefono e chiedere esplicitamente al Comune di essere nominati tra quelli che si sono spaccati la schiena in quattro per organizzare la raccolta di alimenti.
Altrimenti, dicono, il loro nome non sarebbe nemmeno stato menzionato alla festa di primavera dei senza tetto, come già accaduto in passato durante una conferenza stampa. Una svista a cui è già stato posto rimedio con una menzione pubblica da parte dellassessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino durante i festeggiamenti della fine dellinverno e del piano anti gelo messo in atto nei mesi scorsi. «Non vogliamo chissà che ringraziamento - sostengono i volontari - ma troppo spesso si parla del piano anti freddo come se noi non esistessimo neanche o come se tutto fosse stato un atto dovuto».
Beninteso, non si tratta di voglia di protagonismo, ma solo di un desiderio di far conoscere la propria attività perché il meccanismo possa funzionare e magari espandersi alla collaborazione con altre aziende. Il Banco alimentare infatti raccoglie in tutta la Lombardia lequivalente di 8 milioni di euro tra eccedenze di mense, catering e aziende.
Grazie ai 450 volontari, ha distribuito 2mila tonnellate di cibo in città ed ha assistito più di 48mila poveri.
E limpegno del Banco diventerà ancora più sostanzioso viste le intenzioni del Comune di estendere lassistenza ai clochard a tutto lanno e non solo nel periodo più freddo.
Si andrà oltre la logica dellemergenza e per farlo sarà essenziale il supporto delle associazioni. Di tutte le associazioni.
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