Lavoro

Si rinnova il contratto specifico voluto da Marchionne, fuori la Fiom

Per i lavoratori Stellantis, Iveco, Cnh Industrial e Ferrari duecentosette euro in più al mese, premio di produzione, e 6oo euro una tantum

Si rinnova il contratto specifico voluto da Marchionne, fuori la Fiom

La settima scorsa i sindacati metalmeccanici hanno firmato con le aziende Cnh Industrial, Ferrari, Iveco e Stellantis, il rinnovo del Contratto Specifico del Lavoro.

Il famoso Ccsl nato nel 2011 con Sergio Marchionne, quando decise di separare la Fiat dal contratto collettivo dei metalmeccanici. Una rivoluzione che ancora oggi porta grandi risultati ai lavoratori, come confermano tutte le sigle sindacali. Tranne la Fiom, che da allora, in polemica, se ne tiene fuori, preferendo sfilare con Conte e Schlein contro il fascismo, anzichè difendere i lavoratori nelle fabbriche.

Questo contratto è unico nel panorama italiano. E' stato rinnovato in pochissimo tempo e ha portato ai lavoratori il recupero dell'inflazione, tutelando il loro potere d'acquisto portando nelle tasche dei lavoratori 207 euro in più al mese, pari a un +11,3% di aumento dei minimi in 2 anni, 400 euro una tantum e aumento dei premi di risultato; ma anche un robusto rafforzamento del welfare con ulteriori 200 euro a maggio 2023" ha spiegato il segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia.

Stamattina a Roma si è tenuta l'assemblea dei rappresentanti sindacali aziendali di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, per la illustrazione dei contenuti del rinnovo del Ccsl. L'assemblea ha espresso un giudizio favorevole sul rinnovo, e domani saranno riuniti i consigli dei delegati delle unità produttive per la sua approvazione. La tempestiva e formale entrata in vigore del nuovo contratto specifico di lavoro consentirà di riconoscere i primi aumenti, pari al 6,5% della paga base, già con la busta paga di marzo. Domani si svolgerà, in tutti gli stabilimenti italiani dei gruppi Cnhi, Ferrari, Cnhi, Iveco, la votazione formale attraverso la quale tutte le Rsa valideranno il nuovo contratto. In caso di esito favorevole, da mercoledì inizieranno le assemblee dei lavoratori in tutti gli stabilimenti interessati al rinnovo.

E cosi' mentre la sinistra blatera di salario minimo e aumenti salariali, i metalmeccanici con gli imprenditori migliorano i contratti con grandi vantaggi economici e sociali per i lavoratori.

“La tempestività del rinnovo del Contratto collettivo specifico contribuisce ad elevare il beneficio economico complessivo che andrà ai lavoratori” hanno detto Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.

“Il così detto montante sarà mediamente pari a oltre 4.500 euro in due anni calcolando solo gli aumenti della paga base e la una tantum, senza considerare né i riflessi sugli istituti indiretti (maggiorazioni, straordinari e TFR) per loro natura non interamente definibili a priori, né gli incrementi dei premi annui variabili, né l’incremento della indennità funzioni direttive”.

Spiega la Uilm: “Un lavoratore inquadrato nel terzo gruppo professionale (ex quinto livello metalmeccanico) riceverà difatti un aumento di 123,33 euro della paga base a marzo e un aumento di 90,93 euro al prossimo gennaio, per un montante da qui al 31 dicembre 2024 salariale di 4.142 euro, a cui si aggiungono 600 di una tantum, di cui 200 sotto forma di welfare, suddivisa in tre tranche fra aprile, maggio e luglio”.

La soddisfazione è evidente: “Le ragioni di un risultato contrattuale così rilevante affondano le radici in una politica sindacale svolta negli anni, di confronto con le imprese sulle azioni necessarie a salvaguardare la competitività dell’industria italiana. La consapevolezza della complessità delle sfide che stiamo attraversando, sia a causa del processo di elettrificazione sia a causa delle trasformazioni del capitalismo italiano, ci ha difatti guidato nelle nostre scelte verso le imprese e verso il governo”.

Ciò che viene contrattato nel mondo Fiat - spiega Palombella- ha sempre rappresentato nel bene e nel male un precedente per tutto il mondo sindacale. Speriamo che anche questo rinnovo del CCSL possa aprire una nuova stagione contrattuale, contraddistinta dallo sforzo di tutelare il potere di acquisto di fronte ad un drammatico aumento del costo della vita”.

Dello stesso parere la Fim "questo contratto farà da apripista agli altri rinnovi contrattuali per il recupero totale dell'inflazione".

Non manca la stoccata alla Fiom: "il Contratto specifico non è un incidente della storia delle relazioni industriali- dice il segretario Fim Benaglia- non siamo più disponibili a sentir dire che ci sono accordi separati c'è chi contratta e porta ai lavoratori buoni accordi che difendono il salario e i diritti dei lavoratori e chi non lo fa.

Se qualcuno non li firma ci dispiace ma non è un nostro problema."

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