RomaTra i più ottimisti sul futuro del governo Berlusconi cè Francesco Pionati, leader dellAlleanza di centro.
Giovedì insieme con Francesco Nucara (Pri) è stato a Palazzo Grazioli. Per rassicurare il premier?
«Non solo per rassicurarlo. Anche per invitarlo a voltare pagina e a dedicarsi a un nuovo centrodestra».
Immagino senza Casini e Fini.
«È ormai impensabile un centrodestra con il leader dellUdc e quello di Futuro e libertà. Adesso cè la necessità di concentrarsi sul voto di fiducia di martedì prossimo. Dopo, però, si deve voltar pagina e pensare a un nuovo corso, finalmente liberi da zavorre pericolose».
Insomma, unalleanza a prova di sgambettatori.
«Dopo il 14 Berlusconi avrà una grande opportunità. Potrà finalmente dedicarsi con serenità alle riforme. Senza incursori che le facciano saltare allultimo per miopi giochi di potere».
E poi cè il ruolo dei piccoli partiti come il suo, da lei definiti «anticorpi monoclonali».
«Penso alla Destra e ovviamente allAdc. Perché hanno la capacità di porre gli anticorpi specifici per questo tipo di situazione. Magari sono piccoli ma offrono gli strumenti adatti».
Come ha fatto a convincere Grassano e Scilipoti a passare dalla vostra parte in vista del voto di fiducia?
«È bastato un ragionamento. Altro che compravendita di voti! Per dominare il caos in cui ci hanno gettato Fini e Casini basta la logica».
Vale a dire?
«Chi oggi vuole sfiduciare il governo si riempie la bocca della parola responsabilità e poi di fronte allevidenza di una politica economia rigorosa, unico argine alla crisi, non può che applaudire. Ma dovè la coerenza in un simile ragionamento? Ammettono che il governo sta operando bene ma vogliono sfiduciarlo per senso di responsabilità. Incredibile!».
Quindi è tramontata lidea di cooptare lUdc nel governo.
«Non solo. Ho detto a Berlusconi che dovrebbe chiedere ai presidenti di Campania e Calabria di rinunciare agli assessori Udc.
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