Lega e Pdl pagheranno le figuracce nei Municipi

Caro Massimiliano, sono profondamente amareggiato per la grave crisi in cui versano tutti i Municipi amministrati dal centrodestra.
Si può discutere sull'utilità o meno dei Municipi (ancora privi di gran parte delle funzioni che erano state inizialmente ipotizzate), ma è innegabile che essi costituiscono il primo livello di raccordo tra le istanze dei cittadini e le istituzioni e che saperli amministrare bene costituirebbe un importante biglietto da visita in vista delle prossime Comunali (non serve ricordare che il Municipio Centro-Est, ad esempio, ospita oltre 90.000 abitanti, più o meno quanti Alessandria).
Di fronte a questa rissosità, invece, c'è il rischio che i genovesi non percepiscano la coalizione formata da Pdl e Lega come una credibile alternativa di governo, malgrado i risultati delle giunte di sinistra a Genova siano da anni fallimentari.
Non credo che la situazione di malessere nei tre Municipi in questione sia dettata solo da antipatie o ambizioni personali (anche se so per esperienza diretta che le cariche di assessore e di presidente municipali sono assai ambite ed immagino che lo sia ancor più un assessorato in Comune): in ogni caso, anche così fosse, un partito organizzato e strutturato deve essere in grado di gestire queste situazioni, senza derubricarle superficialmente a casi singoli.
Se i problemi si manifestano in un Municipio è un caso, se emergono in tutti e tre è invece una situazione patologica...
Alcuni limiti nella gestione dei Municipi, peraltro, si erano evidenziati già nel 2009, quando c'era stata la possibilità di amministrare una roccaforte «rossa» quale il Municipio Centro-Ovest (Sampierdarena e San Teodoro) a seguito delle dimissioni del presidente Domenico Minniti: già allora il Pdl non era stato in grado di imporsi con chi affermava candidamente «O faccio io il Presidente o non lo fa nessuno» (trovo che tale affermazione sia la negazione della politica) e aveva preferito perseguire una sorta di gentlemen's agreement con il Pd, basato sul ritorno alla urne.
Peccato che poi si sia arrivati alle elezioni (concomitanti con le Regionali) con due candidati diversi, uno in rappresentanza di Pdl e La Destra e uno per la Lega!
Laddove la sinistra si è ricompattata, si è così evidenziata una spaccatura (non giustificata da rilevanti differenze programmatiche) che l'elettorato moderato non ha gradito affatto.

Visto che ritengo i membri del coordinamento persone capaci e che hanno a cuore le sorti del Pdl e di Genova, per il futuro auspico una maggiore attenzione nei confronti dei Municipi anche prima che i problemi diventino evidenti: i Municipi non vanno visti come una rogna, bensì come un'opportunità per amministrare bene.