«Come Gabriele Albertini fece firmare a Umberto Bossi un patto di governo, così Silvio Berlusconi adesso faccia rispettare ad Albertini il patto politico della Casa delle Libertà per concludere il mandato». Firmato, Roberto Calderoli. Richiesta del ministro delle Riforme al premier di risolvere la situazione milanese, dopo levocazione delle dimissioni minacciate dal sindaco e, quindi, il fantasma del commissariamento fino alle elezioni del 2006. Da qui linvito dellesponente leghista a Berlusconi di intervenire «riunendo i quattro partiti che hanno portato allelezione il primo cittadino di Milano per affrontare la situazione e per stabilire un programma da adesso alla fine della legislatura».
Consiglio che lesponente della Lega lancia nel corso di una manifestazione artistica in quel di Corsico «perché» dice «Milano è troppo importante» per lasciarla «andare incontro a un commissariamento». Ipotesi sgradita quindi anche al Carroccio che coinvolgendo Berlusconi si dice pronto «a risolvere questa crisi non certo nata per un capriccio della Lega».
Ma il richiamo al rispetto e alla riformulazione di un patto per riportare ordine nella coalizione talvolta un po troppo rissosa provoca, nel centrosinistra, una seccata e sproporzionata reazione: «Questuscita è unumiliazione.
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