«Limbarbarimento dellintreccio politico-mediatico è responsabilità di chi, come Repubblica e Avvenire, ha finora usato la stampa come strumento di parte anziché di informazione». Lassociazione di giornalisti Lettera 22, diretta da Paolo Corsini e che conta circa 400 iscritti, prende posizione e lo fa con una serie di riflessioni sul proprio sito internet www.lettera22.info. In un articolo pubblicato sulla home page si legge: «La querela del premier contro il quotidiano progressista e linchiesta del Giornale di Feltri sulla moralità di Dino Boffo, (ormai ex, ndr) direttore del quotidiano dei vescovi, sono opinabili dal punto di vista dello stile ma legittimi, proprio in base alla prevalenza sostenuta da sinistra, della libertà di stampa su qualunque altra valutazione. Chi di sputtanamento ferisce, spesso, dello stesso perisce» conclude con ironia lintervento.
Sempre riguardo al caso «Avvenire», un altro post a firma di Roberto De Mattei sostiene: «Al di là del disgusto per lintera vicenda, quel che appare grave ai semplici fedeli, non è lattacco a Dino Boffo di Vittorio Feltri, che in fin dai conti fa il suo mestiere di giornalista, ma il silenzio con cui lo scandalo giudiziario è stato fino a oggi coperto da chi aveva il dovere di intervenire».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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