Nel libro Non è vero ma ci credo. Immagini, simulacri, inganni (Spirali, pagg. 420, euro 20; in uscita il 20 gennaio) Paolo Pillitteri presenta molti casi di falsificazione storica creati dalla fotografia e dalle trasposizioni cinematografiche dei fatti. Spesso la foto è una messa in scena (lespugnazione di Porta Pia) o addirittura una finta istantanea (i fotogrammi con gli attori nei ruoli di Lenin e dei vertici del Pcus nel film Ottobre sono fatti passare per quelli veri). Con Lenin prima e Stalin poi, la finzione cinematografica prende il posto della verità. Altrettanto con Mussolini, che capì limportanza del cinema come mezzo di propaganda, e realizzò Cinecittà e lIstituto Luce. A Praga, nel 1968, i tank di Brenev schiacciarono la primavera ceca impersonata da Dubcek, la cui foto fu subito cancellata.
La fiction Rai ha narrato un Moro ecumenico, dimenticando chi si batté per salvarlo, ha raccontato un De Gasperi liofilizzato, ha fatto di Gramsci unimmaginetta votiva. E ancora, i video del terrore di Al Qaeda, la foto simbolica delliraniana Neda, lenigma dellimmagine della Sindone...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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