Al Di Liegro un consulente illegittimo

Interrogazione di Prestagiovanni Sul policlinico: il caso già bocciato da una sentenza del Consiglio di Stato

Le acque della sanità regionale continuano ad essere agitate. Sostituzione dell’assessore Battaglia a parte, a gettare benzina sul fuoco nell’occasione è un’interrogazione urgente a risposta scritta del vice-presidente del Consiglio regionale, Bruno Prestagiovanni (An) che accende i riflettori su una nomina di un dirigente medico avvenuta al Policlinico «Di Liegro», ubicato tra Corviale e Casetta Mattei nel territorio dell’Asl Roma D.
«Una convenzione stipulata nel dicembre 2005 con l’Università La Sapienza per l’erogazione di prestazioni di alta chirurgia, anche oncologica, dell’apparato digerente, ha portato un medico, docente della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ateneo romano e già delegato dell’ex sindaco Veltroni presso la Asl Rm/A - sostiene Prestagiovanni - a svolgere, presso il nosocomio della Portuense, la funzione di responsabile del servizio e della gestione dei posti letto, con un compenso di 60 mila euro, aumentato nei due successivi rinnovi annuali a 70 mila».
Qual è la contestazione che il vice-presidente del Consiglio regionale fa alla Asl Rm/D e di conseguenza ai vertici regionali? Presto detto. Da semplice consulente quale era sulla base della convenzione stipulata tra la Asl e La Sapienza, il medico, secondo l’esponente di An, pur senza essere formalmente incaricato, risulterebbe operare da tempo ed essere indicato, anche sul sito web dell’ex Presidio Ospedaliero Integrato Portuense, oggi intitolato alla memoria di Don Luigi Di Liegro, come direttore del reparto di Chirurgia Oncologica e dell’Apparato Digerente e responsabile dell’Unità di Chirurgia Generale. «Un’azienda sanitaria non avrebbe la facoltà di incaricare, in qualità di direttore, un medico di un istituto universitario - osserva Prestagiovanni -. E un parere del Consiglio di Stato del 2006 ha stabilito che il conferimento ad un docente universitario di un simile incarico è da ritenersi illegittimo». Fino ad ora, dai vertici della Giunta regionale non è arrivata alcuna risposta. Se fino a poco tempo fa sarebbe stata di spettanza dell’ex assessore alla Sanità Augusto Battaglia, ora la patata bollente passa direttamente nelle mani del presidente Marrazzo, chiamato a far luce sulla vicenda. «Numerosi atti con i quali il suddetto medico si definisce responsabile del servizio di Chirurgia generale ed oncologica del Policlinico Di Liegro sono stati contestati da alcuni medici dipendenti al direttore generale della Asl Rm D senza che sia stata fornita alcuna risposta - conclude il vice-presidente della Pisana -.

Nel frattempo, quella che era solo una voce di corridoio sta diventando realtà con la messa a bando di un incarico quinquennale per il posto di direttore del servizio di Chirurgia generale». A Marrazzo l’onere di chiarire i dubbi di An.

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