L'Inter frena a Palermo Milito di rigore non basta La Roma vince e va a -4

I nerazzurri, stanchi dopo Londra, raggiunti da Cavani. I giallorossi volano a Udine: 4-2, con gol di Toni e tripletta di Vucinic. Gli uomini di Ranieri non mollano la corsa scudetto. Oggi il Milan contro il Napoli: operazione sorpasso 

L'Inter frena a Palermo 
Milito di rigore non basta 
La Roma vince e va a -4

Il Palermo con Delio Rossi ne ha fatte sette al Barbera e le ha vinte tutte. Ieri sera ha chiuso nella sua metà campo e qualcosa vorrà pur dire. L’Inter invece è al suo quinto pareggio nelle ultime sette di campionato e anche questo qualcosa vorrà pur dire, mai così in pericolo il suo primato in Italia dopo cinque mesi di fuga solitaria. A un certo punto è sembrata stanca, eppure il Palermo non riusciva a fare più di due passaggi consecutivi, quando ci è riuscito, e mancavano una manciata di minuti allo scadere, poteva fare tanto male, Samuel ormai scivolato a terra si è visto rimbalzare il pallone sulla schiena, poi c’era Cavani solo contro Julio Cesar. Nel finale dentro tutti, Eto’o, Milito, Pandev e Sneijder modello Chelsea, questa volta non ha funzionato. Sette ammoniti, cinque dell’Inter, scorie e qualche fallo da frustrazione, fai 1-0 a Londra e non passi in Sicilia. Ci sta, è stato un Palermo ben messo, ha avuto pazienza, Delio Rossi aveva previsto che Josè avrebbe tentato di chiudere subito per poi gestire le tossine di Londra. Così è stato ma un gol non è bastato, senza strafare Miccoli ha lavorato e Cavani ha concretizzato. Adesso è tutto da riscrivere a poche ore da Milan-Napoli, era una settimana dura per Josè e i suoi, ne sono usciti bene ma non basta, contro l’Inter si gioca sempre al massimo, fermarla salva la stagione, il Genoa a San Siro fa la partita della vita, va a Firenze e ne prende tre. È il pericolo che Josè aveva largamente previsto, ma è gioco pulito, senza ombre. L’Inter ha la forza per venirne fuori, sapeva che la stagione non sarebbe finita a Londra.

Ne mancano nove di campionato, magari cinque di Champions e due di coppa Italia, sono quasi tutte da vincere, non è facile, ma fra mille incognite c’è una certezza che nessuno può confutare: se non ci riesce l’Inter, non ci riesce nessun altro, è lì perché è l’unica rimasta in tutte le competizioni in cui si è iscritta, tirarla giù non sarà facile e Josè non si accontenta mai.

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