Milano - Mica se lo è goduto, lei, il risultato dell’Isola dei Famosi. L’inarrestabile Simona Ventura ieri era già sull’aereo per Napoli, dove oggi c’è il casting di X Factor, il talent show che ripartirà a gennaio ma che già adesso sta selezionando i cantanti per la gara. «Io seguo tre programmi, non due», sorride lei, che ha avuto un avvio di stagione da baci e abbracci. Quelli che il calcio va benone, meglio dell’anno scorso. E l’Isola dei Famosi, accolta con il solito de profundis dai soliti critici che non ne azzeccano una, è sull’onda del venti per cento di share (20,80, con quattro milioni e 634mila spettatori), ossia vicinissimo a Zelig (21,44 con 5 milioni e 329mila su Canale 5) e appena sotto a quella fiction su Coco Chanel che su Raiuno ha fatto il 24,10. Insomma, grande risultato. E per di più lunedì è arrivata, così a bruciapelo, la promozione di Mina, che sulla Stampa non ha usato giri di parole: «A me l’Isola strapiace. La Ventura è una macchina da guerra che è bellissimo veder funzionare: lei, schermendosi, dice che è soltanto un soldatino ma sei un soldatino con le palle cara Simo». Caspita.
Una bella soddisfazione, no?
«Mina mi ha stra-commossa. Quando l’ho letta, mi sono davvero emozionata. D’altronde lei è la cantante italiana più importante di tutti i tempi, tutti le dobbiamo gratitudine e riconoscenza. Quando faccio X Factor, penso sempre a lei. Lei è la definizione perfetta di x factor».
Televisivamente parlando, anche l’Isola dei Famosi ha l’x factor: da anni fa ascolti grandi così, è diventato un marchio, persino un modo di dire. Ed è a un passo da Zelig.
«Il risultato è molto positivo, siamo tutti entusiasti. Ma il dato davvero impressionante è che noi partiamo più o meno dal 5 per cento di share. Loro dal trenta o giù di lì».
Hanno il traino di Striscia la Notizia.
«Il sogno di tutti i presentatori è quello di iniziare un programma dopo Striscia o, per dire, Affari tuoi. Ma la realtà spesso è ben diversa, specialmente nel caso dell’Isola».
Il merito è anche del cast. Quest’anno è particolarmente indovinato.
«È andata benissimo. Tutti hanno una loro giusta dimensione, parlano e fanno parlare, insomma sono giusti per un gioco del genere».
E poi l’ingresso della Marini è stato il colpo di scena giusto per ravvivare le prime puntate, quelle che di solito sono le più difficili per un reality show.
«Ma lei è già andata via, come avevamo annunciato. Io sono sempre molto onesta con il pubblico, perché ne ho rispetto e penso che, anche in tv, le bugie hanno poi le gambe corte. Valeria Marini è stata, come ha ricordato scherzosamente anche lei nella puntata di lunedì, una “guest star”, un’ospite d’eccezione solo per qualche giorno. Ma la gara vera è naturalmente un’altra».
Un po’ anche lei è in gara. Contro le malelingue. E contro le invidie.
«In effetti ogni puntata per me è una rivincita».
Perché?
«Perché quando cado io, tutti mi sparano addosso. È diventato quasi un gioco, sembra che ci sia gente che non aspetta altro».
Eppure anche quest’anno lei è una bis, anzi tris conduttrice.
«In realtà non c’è niente di nuovo, è sempre stato così. Comunque, anche se me l’avessero chiesto, io non avrei rinunciato a nessuno dei miei tre programmi».
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