La Lohan stile Plein: «Gli eccessi? Devo solo essere focalizzata»

Capelli biondo platino raccolti in uno chignon alla B.B., trucco da bambola, tubino nero con spalle borchiate (ma dal taglio sartoriale). Magrissima e in grande forma, Lindsay Lohan arriva in via Bigli con oltre mezz'ora di ritardo e l'aria da diva un po' annoiata. È a Milano come guest star della sfilata (e del party) di Philipp Plein (ieri sera alla Fondazione Metropolitan, un successone). E per diventare il nuovo volto della campagna pubblicitaria dello stilista svizzero amato da socialitè e star alternative (come Mischa Burton, Pixie Geldof e Pierre Sarkozy).
Attrice (dall'età di 10 anni), modella (dall'età di 3) e cantante (con un album pop), ma soprattutto conosciuta come bad girl dal passato trasgressivo (alcol, droga e diversi soggiorni in carcere), Lindsay sorride con tutta la leggerezza dei suoi 25 anni e annuncia un nuovo capitolo della sua vita. Lo stilista ha infatti voluto lei per rappresentare la nuova collezione ispirata alla giungla urbana (dove nero, borchie e teschi convivono con colore e stampe floreali). «Avevamo una storia da interpretare, lei è la donna ideale: è bellissima, ha talento, ed è una it girl, seguitissima dalla gente», dice Pleinn. Non si darà un messaggio troppo trasgressivo? «Nella vita ci sono alti e bassi, la cosa più importante è credere in se stessi. E crescere», sorride Lindsay. Tante tappe bruciate in fretta e molti errori, ma ora eccola qui a dimostrare che è diventata adulta. Ma i rumors che ancora girano su suo conto (gli ultimi gossip dicono che sia stata cacciata dal party di Marc Jacobs a New York)? «Al 90% sono falsità! La verità è che devo ancora essere focalizzata». Vero è invece che la sua collaborazione con Ungaro (due anni fa) fu un flop e come si aprì si chiuse. «Allora era diverso, ero direttore creativo, oggi sono qui come testimonial». Disegnerà anche qualcosa? «Ci dia un po' di tempo per iniziare: prima iniziamo a scattare!». La moda, comunque resta il suo primo amore: «Ogni volta che mia madre mi portava in un negozio, non si usciva senza che io comprassi qualcosa.

Così per due anni mi vietò di fare shopping, e io pensai che dovevo far qualcosa, altrimenti avrei preso in prestito altri genitori…
Oggi continuo ad amare la moda, soprattutto scarpe e borse, ma cambio ogni volta: dipende da dove mi trovo e da come mi sento». Dopo Milano e il lago di Como (dove oggi si scatta lo shooting, e si gira un video nel backstage), Lindsay tornerà a Los Angeles, per dedicarsi al cinema: «Ho dei progetti, ma devo pur tenere qualche segreto!».

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