Via al «Lombardia», in bici tra storia e salite

È anche chiamata la «Classica delle foglie morte» perché chiude la stagione ciclistica internazionale. Ma quest'anno il Giro di Lombardia, 251 chilometri, oltre che per dare l'addio alle gare del 2013, sarà anche l'occasione per vedere la prima uscita da campione del mondo di Philippe Gilbert contrapposto a Alberto Contador, vincitore della Milano-Torino.
La corsa partirà questa mattina attorno alle 10.30 da Bergamo da dove il gruppone imboccherà la val Brembana diretto a Sedrina, famosa per i suoi ponti sul Brembo costruiti nell'Ottocento sotto la dominazione austriaca, ma soprattutto per aver dato i natali a Felice Gimondi proprio il 29 settembre del 1942. Un anniversario celebrato ripristinando, dopo 50 anni il muro di Sormano, una rampa con una pendenza media del 15 per cento, che arriva però in alcuni punti al 27. I ciclisti raggiungeranno Sotto il Monte Giovanni XXIII, paese natale del Pontefice Angelo Giuseppe Roncalli. Da qui la carovana si sposterà verso Costa Valle Imagna, piccolo villaggio con vista sul Resegone e, salirà poi verso il passo Pertus (1.186 metri) da cui si potrà vedere l'intera Brianza e Milano.
Dopo qualche chilometro, i corridori giungeranno a Eupilio, sulla strada del Ghisallo, in prossimità del lago di Segrino, località cara a Giuseppe Parini, massimo esponente del Neoclassicismo e dell'Illuminismo italiano. Altro balzo verso Nesso, piccolo comune in provincia di Como, che deve la sua fama alla profonda gola naturale tra le valli Tuf e Nosè, formato da i vari torrenti che danno vita a una spettacolare cascata. Altra tappa fondamentale Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti fin dal 1948, che dà il nome a Museo del ciclismo, dov'è esposta la più grande collezione di maglie rosa al mondo, oltre 50.


A questo punto il gruppo arriverà a Galbiate, sul crinale tra il monte Barro, sede del bellissimo parco naturale, e il colle di Brianza con vista sul lago di Annone. Da qui partirà la volata finale per Lecco, dove è previsto l'arrivo tra le 17 e le 18, l'anno scorso infatti un percorso di dieci chilometri più breve fu coperto in oltre sei ore.

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