«Lombardia, locomotiva d’Italia anche nell’arte»

Vittorio Sgarbi non ha dubbi: dove c’è l’economia più forte, c’è anche l’arte più vitale. E siccome la Lombardia è la regione più ricca e produttiva d’Europa, va da sè. Questo, in sostanza, il senso dell’intervento del curatore del Padiglione Italia della Biennale di Venezia, in occasione dell’inaugurazione della mostra «Lo Stato dell’Arte - Regione Lombardia», che ha aperto i battenti ieri pomeriggio a Palazzo Lombardia, meglio conosciuto come «Pirellone 2», nuova sede del governo regionale lombardo. A fare gli onori di casa, accanto a Sgarbi e all’assessore alla Cultura della Regione, Massimo Buscemi, c’era il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, che ha sottolineato la valenza non solo politica e istituzionale del grattacielo più alto d’Italia, «vetrina - ha rimarcato il presidente - in tutti i sensi del meglio che, anche in campo artistico, la nostra regione sa esprimere».
Così, gli spazi del «Pirellone bis» che si affacciano su via Galvani ospitano questa rassegna, in cartellone fino al 27 settembre, che presenta una cinquantina di opere, pittoriche e fotografiche, perlopiù di grande formato, realizzate da artisti contemporanei lombardi o comunque legati alla Lombardia. L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità nazionale: l’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale sulla laguna ha dunque proposto a tutte le regioni di partecipare a una manifestazione parallela, su tutta la penisola, che si declinasse nella scelta di appositi spazi per esporre opere di artisti legati al territorio che, nel caso della Lombardia, sno stati selezionari da una commissione presieduta dallo stesso Sgarbi.
Per quanto riguarda la Lombardia, la mostra al «Pirellone 2» fa il bis con quella proposta a Mantova nella suggestiva cornice di Palazzo Te, dove sarà possibile passare in rassegna oltre 60 opere di varia natura, video e installazioni compresi. «In Italia ci sono circa 10mila artisti professionisti in attività - ha sottolineato Sgarbi - e la Lombardia, anche sotto questo profilo, è leader indiscussa, a cominciare dalla “capitale“ dell’arte, cioè Milano. E’ chiaro che non si poteva portarli tutti a Venezia. E allora perchè non articolare una estensione regionale della manifestazione, che potesse compiutamente riassumere lo “stato dell’arte“ del Paese?».
«Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni - ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa perché riteniamo che l'arte debba avere un posto sempre più significativo all'interno delle responsabilità della politica. La politica non deve certo interferire nei fenomeni artistici, nella dialettica dell'arte e nella liberta creatività dell'artista - ha sottolineato il governatore lombardo - ma deve essere interessata a quell'aspirazione suprema alla bellezza che è parte dell'identità umana.

Ho voluto così che all'interno di questa nuova sede di governo di Regione Lombardia - ha proseguito Formigoni - venissero riservati spazi significativi per l'arte nelle sue diverse espressioni, l'arte figurativa innanzitutto ma anche la musica e le altre discipline. Ospitare dunque all'interno di Palazzo Lombardia questa mostra non è un'eccezione ma è parte di questo cammino artistico, storico e culturale che stiamo compiendo».

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