Londra Pure l’arcivescovo di Canterbury attacca il governo

Potere spirituale contro potere temporale. Ovvero Arcivescovo di Canterbury, capo effettivo della Chiesa d’Inghilterra, contro David Cameron. Una guerra nata dall’analisi che Rowan Williams ha fatto del Regno Unito definendolo un Paese «confuso», «pieno di ansie» e che sempre più s’interroga sul significato della democrazia. Specie quando «riforme radicali» su servizi fondamentali come sanità e istruzione vengono introdotte con «notevole rapidità», senza che nessuno «lo abbia scelto con il proprio voto». Apriti cielo. Il premier Cameron dichiara gelido che «la Chiesa d’Inghilterra ha, se vuole, il diritto di esercitarsi in annotazioni politiche ma vorrei aggiungere che non sono per niente d’accordo con molti punti toccati da Williams».

Parecchio seccato è sembrato anche Vince Cable, liberaldemocratico e ministro alle Attività Produttive. «I due partiti della coalizione - ha detto - hanno totalizzato alle elezioni molto più che la metà dei voti; non credo quindi che le critiche sul mandato popolare abbiano molto peso».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica