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Luna Rossa vola ma Alinghi è sempre la barca più veloce

«+39», che bella sorpresa. Mascalzone veloce, ma deve migliorare

Antonio Vettese

A Malmoe c'è qualcosa che fa somigliare il campo di regata a quello di Auckland: è circondato dalla terraferma, sotto le correnti di marea muovono l'acqua e sopra le nuvole passano veloci, perché non c'è montagna a fermarle. Per un minuto soffochi di caldo, quello dopo hai freddo. Malmoe, lo sappiamo bene ormai, è stato il primo evento vero della prossima Coppa America al di fuori di Valencia. Il secondo, e probabilmente ultimo se non verrà coinvolta la città di Qindao in Cina il prossimo anno, sarà quello che a fine settembre riporterà in Mediterraneo la flotta. La nave che ha caricato le undici barche approda infatti tra pochi giorni a Trapani dove si preparano i molto attesi Act 8 e 9 Louis Vuitton. L'atmosfera di Malmoe è piaciuta anche ai velisti, che abituati a guardarsi a distanza da basi chiuse come cittadelle hanno potuto vivere sullo stesso molo senza custodire grandi segreti anzi mostrandoli per regolamento. Il migliore resta sempre Alinghi, ma dietro la barca di Bertarelli le cose stanno cambiando un poco. Ecco le pagelle:
Alinghi 9 - Ha timonato Jochen Schumann e il risultato non è cambiato (e come poteva) in qualsiasi condizione resta la barca più veloce. A Trapani il timone sarà per l'americano Ed Baird, per qualcuno poco conosciuto ma allenatore di Coutts nel 95.
Bmw Oracle 7 - Dopo le consuete epurazioni dovute ai risultati modesti di Valencia, sono scomparsi John Kostecki e Gavin Brady, ha preso il timone il boss Chris Dickson che, pur di brutto carattere, di talento ne ha sempre avuto e a Malmoe ha sfoggiato anche la seconda dote necessaria nella vela: il fondoschiena. Adesso sono secondi nel ranking e primi dei challenger.
Emirates Team New Zealand 6 - Il punteggio è basso, gli ex mostri, pur conservando la loro velocità, non sembrano così pericolosi come vorrebbe la loro storia. Grant Dalton, re degli oceani, è un capo carismatico e sta proteggendo bene Dean Barker: basterà?
Luna Rossa 7 - Non era, per sua stessa ammissione, la settimana di James Spithill. La Luna ha gettato via un paio di occasioni d'oro, tra cui quella di battere Alinghi, ma resta nei top four con lo stesso punteggio dei kiwi. Buone le scelte strategiche nelle regate di flotta, la velocità resta il punto debole.
Desafio Espagnol 7 - Zitto zitto il sindacato spagnolo condotto da Augustin Zulueta e Luis Doreste, che dispongono di buon budget, ha trovato il freno a mano della vecchia One World e la fa correre. Al timone il polacco Karol Jablonski. Peccato si siano lasciati sfuggire il progettista genio di casa, Marcelino Botin, andato in Nuova Zelanda.
K Challenge 6 - Sindacato a corrente alternata. Ai giorni di gloria, una vittoria nelle regate di flotta, alterna quelli in cui ricerca se stesso. Al momento non sembra poter dire molto, anzi sembra un team fatto per partecipare.
Mascalzone Latino 5 - Nervosismo a bordo, scelte sbagliate, errori di manovra. Con tutta la simpatia che merita sulla barca di Vincenzo Onorato, che si salva in classifica per la sua velocità, bisogna rivedere qualcosa. Ma questo lo sanno anche loro e presto torneranno più forti.
+39 8 - La sorpresa migliore della serie. L'arrivo di Ian Walker nel ruolo di tattico e quello di una nuova randa «fat head» hanno armato la mano di Iain Percy che ha disinvoltamente battuto Emirates Tnz e portato il vecchio e martoriato cassone subito dietro gli intoccabili. Di questo passo gli olimpionici romperanno davvero le scatole agli dei.
Victory Challenge 5 - Molto modesti i padroni di casa che usavano uno scafo diverso rispetto a Valencia dove erano stati molto rapidi. I velisti hanno dato tutta la colpa alla barca, ma se ci fosse anche un po' di ansia da prestazione? A Trapani torna lo scafo migliore.
United Internet Germany 6 - Il timoniere Jesper Bank ha navigato molto in queste acque e si è visto soprattutto nelle fleet race. I tedeschi sono tra quelli le cui prestazioni sono in crescita.
China Team 3 - Quando li cerchi basta guardare in fondo, verso la fine della flotta. Loro sono lì, fedeli al loro posto di chiudi pista. Tanti francesi e qualche cinese in più. Qualcosa in più potrebbero davvero fare.
Shosholoza 5 - La barca, l'unica nuova, in effetti ogni tanto scappa di mano come un puledro che vuole correre più della mamma Alinghi, ma poi torna la buona volontà senza esperienza di sempre e si regata per non essere ultimi.

Per ora la simpatia resta.

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