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Lunedì nero per i trasporti

Due scioperi rischiano di creare più di un problema alla circolazione. I mezzi pubblici si fermeranno a Roma, ma i problemi interesseranno anche altre città. Stop a Milano e agitazioni anche in Friuli Venezia Giulia. Da domani incroceranno le braccia i benzinai

Lunedì nero per i trasporti

Uno sciopero dei trasporti minaccia di creare qualche problema alla circolazione. Attivo a livello locale su Roma per 4 ore e per l'intera giornata di oggi a livello nazionale, lo stop dei mezzi pubblici, indetto dall'Usb (Unione Sindacale di Base), coinvolgerà a livello nazionale gli impiegati di Atac, Cotral, Roma Tpl e Roma Servizi per la Mobilità.

A livello locale, saranno a rischio anche le corse di bus, tram, metro e le ferrovie urbane Roma Lido, Termini Giardinetti e Roma Civita-Castellana Viterbo, le 73 linee periferiche e notturne gestite da Roma Tpl e i collegamenti regionali della Cotral. A partecipare allo sciopero sarà sia il personale viaggiante che quello interno, ma anche gli addetti alla verifica dei titoli dei viaggio, ai parcheggi, gli ausiliari del traffico, i bigliettai, glioperatori di check point e Front back office.

Come conseguenza dello sciopero e per limitare i disagi per i cittadini a Roma sarà garantito il libero accesso nelle Ztl del centro storico romano e di Trastevere. Le fasce di garanzia dei mezzi saranno rispettate e ritardi e cancellazioni saranno possibili a partire dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino a fine turno.

A essere sul piatto è anche, a livello locale, la contrattazione di secondo livello, compresi i premi aziendali e l'orario di lavoro di operai e amministrativi, che a partire da dicembre potrebbe raggiungere le 39 ore settimanali, dalle attuali 37, senza un aumento salariale. Chiaro il messaggio dei sindacati, che venerdì scorso si sono incontrati con i vertici di Atac: "buste paga e accordi di secondo livello non si toccano".

Lo sciopero locale interesserà anche il Friuli Venezia Giulia, con uno stop dei sindacati di base che interesserà Trieste (bus fermi dalle 2 alle 6 del mattino, alle 9 alle 13 e dalle 16 alle 2), Udine (servizio urbano extraurbano fermo dalle 2 alle 6, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 2) e la provincia di Pordenone, con uno stop dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio, mentre le linee extraurbane dalle 8.30 alle
12.30 e dalle 16 a fine servizio. I bus si fermeranno anche a Gorizia dalle 2 alle 6, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 2. L'agitazione dei sindacati di base contesterà il taglio ai trasporti previsto dal governo e la spinta alla privatizzazione, a difesa di occupazione e sviluppo di una mobilità più sostenibile.

A Milano l'astensione dal lavoro andrà dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio. ATM ha comunque fatto sapere che lo stop interessera le linee di superficie, ma non toccherà le tre linee della metropolitana. Dalle 15 alle 18 i trasporti saranno regolari anche per le linee di superficie

Inizierà invece domani lo sciopero dei benzinai, che dovrebbe durare fino a venerdì, aggiungendo un ulteriore problematica per gli automobilisti.

Domani nel primo pomeriggio si tenterà in extremis la strada di un tavolo per scongiurare lo sciopero, ma se non dovesse riuscire da martedì (dalle 19.30 in città e dalle 22 in autostrada) a venerdì (dalle 7 in città e dalle 8 sulla rete autostradale) i benzinai incroceranno le braccia. Saranno escluse dalla protesta Liguria e Toscana, colpite dall'alluvione.

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