Tra lusso, batterie e tanti cavalli

GinevraIl Salone di Ginevra presenta una serie infinita di proposte incentrate integralmente sull’ecologia. Ormai è chiaro che il mercato dell’automotive, per una serie di motivi congiunturali, sta subendo cambiamenti epocali. Fino a pochi anni fa si parlava di prestazioni, di design e di comfort; oggi le parole d’ordine sono efficienza, consumi ed emissioni. Il viaggio dell’uomo alla riscoperta della sua coscienza verde, un tempo sopita, ma ora più che mai ritrovata, non sembra avere fine. Anche il mondo delle supercar non è immune da questa tendenza. Molti costruttori, infatti, si sono cimentati in proposte più o meno concrete, in grado di offrire prestazioni maggiori alle proprie vetture unendo anche una riduzione importante in termini di CO2 e di consumi.
Può sembrare singolare leggere come primo dato su una Ferrari quello delle emissioni, ma la realtà è questa e si concretizza nella nuova 599 «vettura laboratorio» Hy-Kers; una vera Ferrari in grado di abbinare al propulsore 12 cilindri da 620 cv un motore elettrico (come quello montato sulle formula uno dell’anno scorso) capace di ulteriori 100 cv. Le emissioni si riducono così del 35 per cento.
A Maranello dichiarano un aumento cospicuo delle prestazioni; speriamo abbiano tenuto conto anche dei 100 kg aggiuntivi dovuti al motore elettrico e alle batterie. Comunque, non la vedremo circolare su strada per almeno tre-quattro anni. Per chi avesse fretta di comprare una Ferrari ecologica, può tranquillamente optare per la California che da oggi può essere ordinata con il sistema start/stop, molto utile tra un cordolo e l’altro.
Porsche presenta la nuova Cayenne declinata in tutte le sue versioni. Due motori V6: il primo, diesel, da 240 cv, il secondo a benzina da 300 cv. E due V8: uno aspirato da 400 cv, l’altro biturbo da 500 cv. So che stiamo parlando dell’apoteosi dell’opulenza su quattro ruote, ma grazie alla considerevole diminuzione di peso, questo lussuoso pachiderma vede i suoi consumi diminuire dal 20% al 23% e c’è anche la versione ibrida.
Ma non è finita, perché la vera regina dello stand è la nuova 918 Spyder, una concept car che abbina a un V8 3.8 da 500 cv tre motori elettrici capaci di 218 cv totali. Le prestazioni sono considerevoli: si parla di uno 0-100 intorno ai 3 secondi per una velocità massima di oltre 320 orari.
Anche Lotus, dopo gli ultimi anni d’incertezze e un importante cambio ai vertici, presenta una Evora allestita con due motori elettrici, ognuno da 207 cv e 400 Nm di coppia, e un piccolo propulsore 3 cilindri da 1.200 cc con 48 cv, che ricarica costantemente le batterie garantendo un autonomia di 483 chilometri. La casa inglese dichiara lo sprint 0-100 in meno di 4 secondi. L’impressione generale è che tutta questa passione per l’ecologia, declinata alle auto sportive, non sia altro che un tentativo di creare nuovi spazi in un mercato ormai saturo e privo di vere novità. Certo, la crisi economica ha obbligato i costruttori a rendere più efficienti i motori, ma dubito che una pila, qua e là, risolva alla radice il problema. Ciò che influisce maggiormente sulle prestazioni e sui consumi è il peso.

E le batterie insieme ai motori elettrici lo aumentano, invece di diminuirlo. A oggi è ancora preferibile la coerenza di marchi come Lamborghini e Aston Martin che continuano a far ciò per cui sono nati: auto da sogno per pochi eletti.

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