La macchina del tempo riporta la Sampdoria nell’incubo del passato

La macchina del tempo riporta la Sampdoria nell’incubo del passato

(...) nonostante tutto, continuiamo a pensare positivo e cerchiamo di estrarre dal pagellone della partita contro l’Alessandria anche le cose belle. Per la cronaca, per chi ancora non lo sapesse, ricordiamo che è finita 3-2 per il Doria dopo i tempi supplementari: in vantaggio i blucerchiati al 13esimo con Maccarone, pareggio di Simeoni per i grigi al decimo del secondo tempo, nuovo vantaggio di Accardi a sette minuti dalla fine e nuovo pareggio al novantesimo di Martini, che ha ricordato - in piccolo - il gol del Werder Brema che ha cambiato la stagione scorsa. Nel primo supplementare, dopo sei minuti, Sammarco ha chiuso la partita sul 3-2.
Ulteriore precisazione preliminare: va ricordato che, in questo momento, nella rosa della Sampdoria ci sono 32 giocatori e 14 non sono andati nemmeno in panchina. Tutta gente, è utile ripeterlo, che prende regolarmente lo stipendio a fine mese. Ed è altrettanto utile ricordare che gli ingaggi, per tutti i vecchi, sono gli stessi che hanno portato il Doria retrocesso ad avere l’ottavo monte ingaggi della vecchia serie A.
Quindi è interessante precisare che, oltre a quelli che hanno giocato e a quelli che sono subentrati, in panchina sono andati il secondo portiere Padelli, Volta, Gastaldello e Fornaroli, eterno ritorno di ogni estate ed eterna domanda ai tecnici che non lo fanno giocare. Ma siamo così sicuri che sia così scarso? Ma siamo così sicuri che, nemmeno dopo il primo pareggio dell’Alessandria, meritasse di entrare in campo? Per me, no.
Ora, per leggere questo esordio da incubo che ha scaraventato la Sampdoria nei fantasmi della stagione scorsa, ecco le prime pagelle della stagione. Con la solita avvertenza: i voti vanno dallo 0 al 10 e non dal 5,5 al 6,5.
Da Costa. Fa rimpiangere Curci. Detto tutto. Voto 4.
Rossini. Ha le movenze e l’eleganza dell’indossatore. Il che non è l’ideale per fare il difensore fra i cagnacci della serie B. Voto 4.
Costa. Rinforzo estivo. Rinforzo? Voto 4,5.
Accardi. In difesa è il migliore e segna pure. Questo la dice lunga sul livello difensivo (e, in un certo senso, anche offensivo) della prima Sampdoria di stagione. Voto 5,5.
Padalino. Questo qui merita un po’ più di righe degli altri. Perché lo scorso anno, non vent’anni fa, è andato ai mondiali e la sua nazionale è stata l’unica a battere i campioni del mondo della Spagna. Come è possibile che uno così, nell’anno della retrocessione, abbia messo insieme solo un paio di presenze in tutta la stagione? E, soprattutto, come è possibile che - dopo aver giocato benissimo una ventina di minuti ed essersi infortunato - non sia mai stato riproposto? Soprattutto, non mi pare che al posto suo abbia mai giocato Messi. Insomma, stiamo parlando di una vittima di Di Carlo (e, in misura minore, di Cavasin). Atzori l’ha tirato fuori dall’armadio e lui l’ha ripagato con gli interessi. Certo, poi è un po’ ruvido, ma se avesse anche i piedi buoni, sarebbe da Pallone d’oro. Voto 9.
Palombo. Prima della partita, con il ricordo del ragazzo morto, è immenso. Dal punto di vista umano, c’è e non si discute. Durante la partita è quello di sempre: un giocatore sopravvalutato, che non incide (quasi) mai in maniera decisiva sul gioco e che non ha mai più raggiunto gli stessi livelli eccelsi del primo anno della gestione Mazzarri. Va in Nazionale, dicono i suoi fan. Guardatevi i tabellini dell’ultima amichevole: in panchina in una partita non ufficiale, nonostante fossero previsti sette cambi. La pagella è parametrata all’ingaggio. Il voto è provocatorio. Ma non troppo. Voto 3.
Poli. Dieci milioni di euro? Per la metà, può partire. Voto 3.
Obiang (dall’80’). Questo dovrebbe giocare titolare sempre. Voto 7,5.
Castellini. Impalpabile. Da rivedere (ma anche no). Voto 5,5.
Semioli. Un gran colpo e nulla più. Voto 4,5.
Sammarco (dal 6’). Smarca Bertani davanti alla porta con un gran colpo di tacco. Poi, per mezz’ora, non trova di meglio che dare la palla indietro. Ma il gol decisivo è talmente bello che fa lievitare il voto. Voto 8.
Maccarone. Sbaglia dei gol, è vero. Ma ne segna anche uno e si muove bene. Ingiusti i fischi della Sud. Voto 7.
Pozzi (dal 60’). Mette lo zampino nell’azione del gol di Accardi, ma è troppo fumoso, irritante e simulatore in area. È il secondo acquisto più oneroso della gestione Garrone alla Sampdoria. Incredibile, ma vero. Voto 4,5.
Bertani.

Ha i piedi buoni. Ma è bravissimo a non farsene troppo accorgere. Voto 5.
Atzori. Perché Fornaroli in panchina? Perché Obiang in panchina? Perché tanta gente che ha più nome che qualità in campo? Non buona la prima. Voto 5.

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