da Roma
Il Romano Prodi cerchiobottista e pilatesco che prima dà il via libera allampliamento della base Usa di Vicenza ma poi si giustifica facendo ricadere la responsabilità sul precedente governo provoca una prevedibile alzata di scudi dentro il centrodestra. Nel mirino finiscono la Babele delle posizioni che risuonano dalle parti dellUnione, lantiamericanismo neanche troppo latente della coalizione, la mancanza di affidabilità dellesecutivo ma anche il ruolo «politico» di Fausto Bertinotti, tornato a vestire labito di leader di Rifondazione.
Silvio Berlusconi non parla, ma con i suoi si dice soddisfatto per aver messo Prodi «in un angolo» costringendolo a rispettare i patti sullampliamento della base. La dimostrazione, dice, che questa maggioranza «è più spaccata che mai» con il risultato che «fa fare solo brutte figure al Paese». «Quando uno si trova in difficoltà ricorre sempre a delle scuse» attacca invece il portavoce del Cavaliere Paolo Bonaiuti. «Prodi ha detto un sì a mezza bocca alla base Usa di Vicenza dietro nostra pressione e subito ha scatenato la reazione della sinistra radicale che non riconosce neanche i benefici di cinquantanni di appartenenza allAlleanza Atlantica».
Punta il dito contro linaffidalità della sinistra radicale, Pier Ferdinando Casini. «Un Paese serio mantiene gli impegni e una minoranza di facinorosi non può pensare con atti di violenza di impedire lassunzione doverosa di responsabilità a un governo che ha degli impegni con gli Stati Uniti. Questo dimostra che unestrema sinistra come quella italiana non è compatibile con un serio governo europeo». Se il leader dellUdc se la prende con le ali estreme del centrosinistra, Altero Matteoli attacca frontalmente lo stesso presidente del Consiglio. «Che Prodi non dica la verità anche quando rappresenta lItalia allestero è incommentabile» dice il presidente dei senatori di An. «Che poi Prodi - aggiunge - abbia sentito la necessità di rassicurare il presidente della Camera, tornato per loccasione leader di Rifondazione, sullinesistenza di un problema politico nella maggioranza è unaltra palese prova che questo governo è inadeguato a restare alla guida di una Nazione, parte fondante dellAlleanza atlantica». Ignazio La Russa, a sua volta, invita lesecutivo a presentarsi in Parlamento. «Voglio darvi una vera notizia: An è perfettamente daccordo con Rifondazione. Il governo deve venire alla Camera e spiegare la sua ambiguità a tutto il Parlamento. Lo aspettiamo». Il segretario della Dc, Gianfranco Rotondi, parla di «atteggiamento puerile del presidente del Consiglio» mentre Marco Follini, leader dellItalia di Mezzo, dà unaltra lettura della vicenda. «Su Vicenza per la prima volta sono i massimalisti a piangere. È una buona ragione per sorridere alla decisione del governo».
Mette il dito nella confusione che regna nellUnione lazzurro Fabrizio Cicchitto. «Prodi è costretto a fare il gioco delle tre carte per nascondere il fatto che sulla politica estera non cè maggioranza. Capiamo limbarazzo ma le accuse al governo Berlusconi sono paradossali». Toni simili ma ancora più duri quelli che usa il leghista Roberto Calderoli. «Anche quando fa la scelta giusta Prodi riesce sempre a farla fuori dal vaso.
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