Mai dire (or)mai

Chi si lamenta invecchia prima L'antiage inizia dal vocabolario

Gioia Locati

C'è una bellezza in ogni età, dicevano le nostre nonne. E chi le ascoltava non poteva fare a meno di chiedersi se quelle parole nascondessero altro. Rassegnazione o, comunque, finzione. Un canto del cigno della femminilità perduta, un vorrei ma non posso. Perchè la gioventù che se ne va si porta via l'arcobaleno dei sogni: amori, bellezza, salute... E se invece le nonne - certe nonne - avessero visto giusto? Se fosse proprio la maturità la stagione dei frutti migliori? Sono le riflessioni che, pagina dopo pagina, scorriamo nella rivista Riza che, all'argomento, ha dedicato addirittura un nuovo mensile «Antiage, l'arte di restare giovani».

Se ne apprezzano l'inno alla vita, i suggerimenti per «volersi bene» nonchè gli inviti a crescere nella consapevolezza. «Per Riza mantenersi giovani non significa ridisegnare se stessi tradendo la propria natura o diventando maschere modellate secondo canoni passeggeri» scrive nell'editoriale il direttore Liliana Tieger. Ed eccoci al fil rouge: «In ognuno di noi esiste un'energia ringiovanente che va riconosciuta e nutrita, imparando a prendere coscienza della propria unicità». Ed è Salvatore Morelli a precisare che «grazie al passare degli anni il cervello acquista più capacità e ci si avvicina al nucleo della propria essenza». Primo suggerimento: smettiamola di giudicarci, di non sentirci all'altezza della situazione, è il momento di accettarsi, di volersi bene per come si è. Stop alle lotte con il proprio corpo e il proprio temperamento. Dopo gli «anta» si convive con l'armonia degli opposti, l'età di chi ha imparato ad accettare le contraddizioni. All'obiezione che, dopo menopausa e andropausa, l'eros è in declino, Morelli risponde che «scorporato dalla finalità della procreazione, l'eros circola più libero. La vera sessualità comincia dopo i 50 anni, a patto però di non passare il tempo a giudicarsi. Come fare? Immaginiamo di vedere la nostra esistenza come una gravidanza, non come un percorso a tappe. Proprio come durante la gestazione si formano nuove capacità, ora si affinano nuove sensibilità». Se è vero quello che gli scienziati stanno dimostrando da anni e cioè che i pensieri positivi scatenano molecole benefiche che, a cascata, influenzano tutto il nostro corpo, eliminiamo dai nostri discorsi la parola «ormai». «Tutto quello che dici dà forma alla tua anima» avverte l'articolo dedicato alla psiche. Ecco i trucchi per eliminare dal vocabolario le espressioni che fanno appassire la nostra vita. Primo: non lamentarsi più. La tendenza a crogiolarsi blocca l'evoluzione interiore. Secondo: diventare protagonista della propria vita. Da oggi iniziare a fare una cosa che piace. Un cinema, un'ora in giardino, un pomeriggio con gli amici. Terzo: imparare a visualizzare le novità. A occhi chiusi immaginiamo un lavoro coinvolgente, amicizie e interessi diversi, un make up inedito, lo sport che non abbiamo mai osare fare. Nel mezzo della nostra nuova vita, ossia l'opportunità che si apre dagli «anta», non cediamo alla tentazione di essere quelli di prima, avverte la psicologa, anche se intendiamo combattere un malessere. «Accettare di convivere con esso e ascoltarne i suggerimenti (ossia guardarsi dentro) è il vero carburante di ogni personale metamorfosi». Fra i suggerimenti quello di non forzarsi di fare quello che non va (o di essere quello che non si è). Come capirsi? Attraverso la distanza e il silenzio: rendersi irreperibili, spegnere il telefono, riscoprire la magia della solitudine. Ogni numero avrà una sezione dedicata alla salute e una sull'alimentazione corredata di ricette e suggerimenti. Il mensile ora in edicola presenta le diete a basso indice glicemico e gli otto super nutrienti arrivati dall'Oriente, dai funghi ai cavoli, dalle radici alle tisane. E poi suggerimenti per mantenere la pelle idratata, come prendersi cura delle ossa e dei capelli.

Dulcis in fundo, un servizio su come preparare e conservare la pasta madre tenendo presente che «usare le mani è uno dei gesti terapeutici più potenti perchè libera il cervello dagli ingorghi mentali e riapre i canali dell'intuito e dell'immaginazione». Proviamo per credere.

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