Condannato a due mesi di reclusione per aver maltrattato la sua mula: è questa la pena che il Tribunale di Palermo, II Sezione penale, ha inflitto ieri al proprietario dellanimale, utilizzato per trasportare la frutta nel centro di Palermo. «Un giorno -sottolinea la Lav, Lega Anti Vivisezione- la mula in strada svenne e fu percossa selvaggiamente per farla rialzare. Purtroppo non fu subito disposto il sequestro della mula e quando la Polizia Giudiziaria, su richiesta della Lav, andò dal proprietario per il sequestro, lo stesso dichiarò di averla ceduta (donata) a terzi, mai individuati».
Il proprietario della mula è stato condannato anche a risarcire la Lav quale parte offesa e al pagamento delle spese processuali. «Una sentenza importante perchè restituisce un pò di giustizia non solo a uno dei tanti animali purtroppo maltrattati, ma in particolare ad una specie incredibilmente ancora considerata da trainò, costretta a lavorare e a sostenere fatiche spesso insopportabili», dichiara Maurizio Santoloci, direttore dellUfficio Legale Lav.
«In questo caso -prosegue il direttore dellUfficio Legale Lav, Maurizio Santoloci- il responsabile non ha neppure avuto pietà del suo animale riverso a terra, nè si è preoccupato del suo stato di malnutrizione e ha drammaticamente infierito percuotendo la mula con calci e pugni. Simili comportamenti non devono rimanere impuniti e la segnalazione di alcuni testimoni è stata importante a livello processuale ed esemplare sul piano della convivenza civile».
«Questa sentenza smentisce clamorosamente il quantomeno superficiale parere del medico veterinario intervenuto sul posto che giudicò la situazione non grave, tanto da non permettere il sequestro della mula e quindi la sua salvezza -dichiara Gianluca Felicetti, presidente della Lav- per ottenere questo piccolo ma concreto risultato è stata fondamentale lindignazione dei passanti che hanno sollevato il caso e la loro volontà di denuncia e testimonianza, un dovere morale -conclude- per tutti i cittadini».
E, sempre in tema di animali, è di ieri la notizia anche del sequestrato un canile «lager» a Poggiosannita, in provincia di Isernia.
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