Non demordono i genitori del fronte anti-Gelmini, che ieri hanno dato vita a due diverse iniziative per ribadire, dopo le manifestazioni di piazza, ancora una volta, il loro dissenso alla riforma scolastica introdotta dal ministro.
Al Monte Stella, famiglie e insegnanti delle scuole dellarea sud-ovest di Milano hanno inscenato una «biciclettata» di protesta sulla circonvallazione in direzione del parco. In tutto 200 persone fra grandi e piccoli della scuole di piazza Sicilia, del Gallaratese, di Quarto Oggiaro e via Massaua, si sono poi fermati ai piedi del Monte Stella, circondati da palloncini gialli e da striscioni contro la Gelmini con frasi come «No ai tagli» e santini con scritto «Santa ignoranza».
Una iniziativa analoga cè stata anche al parco Alessandrini, zona XXII Marzo, dove poco più di un centinaio fra bambini, genitori e insegnanti - provenienti dalle scuole di viale Romagna, via Morosini, via Taiani e via Mezzofanti, e che si rifanno alla «Rete Scuole» - ha dato vita ad una merenda di protesta.
Anche qui i palloncini gialli, simbolo della protesta anti-Gelmini, e striscioni con scritte come «La qualità della scuola è il futuro di tutti» e «Di futuro e di bambini non si intende la Gelmini»: «Non so se vorrò ancora insegnare dopo questa riforma - spiega con convinzione Paolo, maestro elementare in una scuola di viale Romagna -, perché il nostro lavoro diventa una trasmissione di nozioni e basta. Con il tempo pieno e due maestre, invece, si possono fare molte più attività e la scuola è davvero a misura di bambino».
Anche Matteo, 8 anni, alunno della scuola di via Mezzofanti, nonostante la giovane età sembra daccordo con la protesta: «Avere due maestre è molto meglio - assicura -. Si imparano più cose e si va molto più spesso in gita».
Decisamente agguerrita contro la riforma della scuola e contro lintroduzione del maestro unico è la mamma di Matteo, Anna: «La scuola non è un servizio - argomenta -. Serve a educare: una cosa impossibile per una maestra da sola. Adesso, con il tempo pieno, cè la programmazione per gruppi di classi e i bimbi una volta la settimana si scambiano gli insegnanti».
I genitori della protesta, insomma, sembrano convinti che una maestra da sola non sia in grado di insegnare. Questo nonostante loro stessi siano stati educati dal vituperato maestro unico: «Solo con due maestre ci sono tutti i laboratori e le attività che ora piacciono tanto ai bimbi - insiste Victoria, che ha una bimba in terza elementare in via Taiani e un maschietto allultimo anno della materna -. Non è giusto: i miei figli riceveranno due educazioni diverse. Il più piccolo, che non vedeva lora di fare tutte le cose della sorella, avrà solo un maestro.
Con lei, sono sul piede di guerra anche le amiche e mamme Erminia e Francesca, che promettono: «Noi non demordiamo. Continueremo a scendere in piazza con i bambini finché non cancelleranno questa riforma».
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