da Savona
Lo chiamavano «Il mago di Quiliano», dalla località del Savonese, entroterra del ponente ligure, dove esercitava la professione di iridologo, che significa uno più o meno esperto nell'osservazione dell'iride dellocchio per ottenere informazioni finalizzate alla diagnosi, alla terapia e al benessere.
Ma a tutti gli effetti faceva il medico, Elvio Giuseppe Laurelli, arrestato ieri a Savona dopo una sentenza definitiva che lo condanna a 9 anni e 5 mesi di reclusione per aver causato la morte di una donna milanese affetta da tumore al seno. Lui, il mago, laveva «trattata» suggerendole una cura alternativa alle terapie convenzionali. I fatti risalgono al 1998: Laurelli convince la paziente che «la medicina tradizionale non vale niente», poi, sfruttando il suo ascendente, le impedisce di mettersi in contatto con i medici che la vogliono sottoporre alla chemio e alla radioterapia.
Dopo alcuni mesi, tuttavia, la donna muore, e i congiunti si rivolgono alla magistratura. Si succedono le indagini e i vari gradi di giudizio, e si precisano i contorni della vicenda: Laurelli è accusato di omicidio «in seguito ad altro reato, circonvenzione di incapace ed esercizio abusivo della professione medica». Ieri lepilogo: gli agenti della Mobile genovese rintracciano e arrestano il sedicente mago nellabitazione di Savona dove si era stabilito.
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