Le mani della mafia sull’«Europaradiso»

Alle cosche calabresi attive a Crotone è piaciuto un mondo quel progetto. Un villaggio turistico da mille e una notte con già il nome pronto: «Europaradiso». Il faraonico complesso, proposto anni fa dal faccendiere israeliano Appel, voleva dire soldi, soldi e ancora soldi. Doveva sorgere alla foce del fiume Neto, nei pressi di Crotone. Poi non se n’è fatto nulla perché è arrivata la magistratura che ha voluto vederci chiaro. E il consigliere comunale del Partito democratico Giuseppe Mercurio, sommerso dalle accuse, è finito nel tritacarne e ha rassegnato le dimissioni la settimana scorsa.

Mercurio è coinvolto nell’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata «Perseus», su presunti intrecci tra la criminalità organizzata e la vita politica cittadina; il politico, accusato di associazione mafiosa, sarebbe stato eletto al consiglio comunale nella amministrative del 2006 grazie ai voti della cosca di Papanice retta da Leo Russelli e inoltre si sarebbe attivato per conto della stessa consorteria per l’approvazione del mitico progetto «Europaradiso».

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