A Enzo Tortora Genova intitolerà una strada o una piazza: il sindaco Marta Vincenzi ha accolto immediatamente la proposta lanciata dal «Giornale» e ha avviato la procedura amministrativa prevista in questi casi. Che significa, in particolare: la trasmissione della richiesta alla competente Commissione del Consiglio comunale e l«investitura» dellassessore Paolo Veardo - anche in questo caso per competenza diretta, vista la delega ai Servizi civici - a seguire liter fino alla sua concreta definizione. «Sono assolutamente daccordo con quanto ha scritto il caporedattore Lussana» esordisce il sindaco, appena conclusi i lavori dellultima giunta comunale e con la valigia fatta, in procinto di concedersi un paio di settimane di villeggiatura a Cogne. Ma il riconoscimento della città al popolare presentatore di «Portobello» e di tanti altri programmi televisivi di successo - specifica Marta - non devessere considerato come una sorta di risarcimento per il dramma giudiziario vissuto a seguito della vicenda-droga da cui Tortora venne completamente scagionato: «Enzo Tortora, piuttosto - aggiunge ancora il sindaco -, merita di essere ricordato per quello che ha fatto, nel corso di una carriera particolarmente importante, e per il suo profondo legame con Genova. Ringrazio il Giornale per aver proposto lintitolazione, e ribadisco la mia piena disponibilità a sostenerla». Per quanto riguarda, invece, laltra proposta lanciata su queste pagine - dedicare una via o una piazza al body guard Fabrizio Quattrocchi, ucciso in Irak da criminali fondamentalisti islamici -, il sindaco non la respinge, ma precisa che deve rifarsi alle decisioni già assunte a suo tempo, e votate, dal consiglio comunale.
E mentre Marta Vincenzi si prepara a lasciare, momentaneamente, la poltrona più alta del Comune al vice Paolo Pissarello, vengono predisposti alcuni interventi che verranno messi a punto e realizzati alla ripresa dopo la pausa estiva. Labbattimento, ad esempio, della passerella che unisce la Diga bianca alla Diga rossa di Begato, e il puntuale compimento dei lavori già iniziati negli alloggi in ristrutturazione. Ma il messaggio esplicito del sindaco, confermato anche ieri dagli assessori Bruno Pastorino e Mario Margini, va la di là: non si faranno altri lavori di ristrutturazione di alloggi della Diga, nella prospettiva di programmare e definire gli «abbattimenti» promessi in campagna elettorale e giudicati indispensabili, dal punto di vista estetico, sociale e della sicurezza.
A proposito di sicurezza: «Forte preoccupazione e attenzione» vengono manifestati dalla giunta per lincendio di probabile origine dolosa appiccato sotto le volte della ferrovia in via San Giovanni dAcri a Cornigliano dove era stato ricavato, in condizioni spaventose, un dormitorio da un gruppo di immigrati, forse romeni. Il Comune, dopo aver verificato lopportunità con i rappresentanti della comunità romena, sta pensando di allestire unarea, in una zona ex industriale o in un edificio scolastico dismesso, che consenta di offrire riparo solo notturno ai romeni senza casa. Larea, dunque, non avrebbe carattere abitativo, ma sarebbe attrezzata solo per dare ospitalità notturna. La situazione viene comunque attentamente monitorata per evitare che si ripetano anche «gesti di emulazione» che potrebbero nuocere a una «serena convivenza». Intanto lassessore Scidone, che ha rappresentato il sindaco al Comitato provinciale per lordine e la sicurezza pubblica, ha ricevuto rassicurazioni in merito a un potenziamento delle forze dell ordine nella zona di Cornigliano.
Altro argomento «spinoso» allordine del giorno della seduta di giunta, la riorganizzazione in unottica di sistema, delle aziende partecipate del Comune, ipotizzando tre o quattro grandi poli, con gli obiettivi di consolidare loccupazione, migliorare la governance comunale e i servizi allutenza finale.
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