Masi, tegole e buonuscite d’oro

Gioca in difesa Mauro Masi, il direttore generale della Rai, sulla questione delle buonuscite sospette. A Repubblica che ieri titolava sulla «Tegola della Corte dei Conti su Masi», il numero uno dei manager di Viale Mazzini ribatte piccato, sottolineando attraverso una nota ufficiale Rai che «non esiste nessuna “tegola” sul direttore generale Mauro Masi, ma soltanto un seguito tecnico di una procedura avviata peraltro molti mesi fa su istanza del consigliere di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo».

Puntualizzazioni stilistiche a parte - poco importa che si tratti di una «tegola» o un mero «seguito tecnico» - il prossimo 7 aprile Masi dovrà affrontare i magistrati contabili per spiegare come mai la Rai pagò cifre da capogiro per le liquidazioni dell’ex conduttrice del Tg1 Angela Buttiglione (935mila euro) e Marcello Del Bosco (ex direttore di Radiorai, liquidato con 700mila euro). «La Corte - scrive Repubblica - quantifica il danno in 680mila euro, che il dg Rai dovrebbe pagare, in caso di condanna, di tasca propria».

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