Mediatrici per eccellenza e pronte ad assumere ruoli sempre più importanti

Quando il potere è donna. Fu un evento storico con un’affermazione - al femminile - in un ruolo istituzionale nella realtà produttiva ed economica del Paese, ad avere ispirato l’editrice Maria Elena Golfarelli nella creazione di Nea. «Quando da viale dell’Astronomia, a Roma, giunse la notizia che Emma Marcegaglia sarebbe stata eletta presidente di Confindustria, prima donna in assoluto a ricevere questo incarico, capii subito che il vento stava cambiando - racconta Golfarelli -. Da quell’istante compresi, che anche sul panorama editoriale serviva un tramite, attraverso cui dare voce a tutte quelle donne che, con le loro imprese e capacità professionali, arricchiscono l’Italia, garantendo un futuro alle prossime generazioni».
Non ci sono modelle, starlette o attrici su Nea. Ma il successo vero, quello che le donne vincenti costruiscono sul talento e non sulla bellezza.
Non stupisce, quindi, se in questo nuovo numero, in primo piano, troviamo personaggi come Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, una realtà che valorizza le professionalità femminili, che operano nel pubblico e nel privato, promuovendo una cultura di genere, attenta alla parità, in un dialogo aperto alle diverse istanze della società odierna. Questa Fondazione ha come obiettivo principale quello di richiamare costantemente l’attenzione del mondo politico, delle istituzioni, dell’imprenditoria e del mondo del lavoro su idee e progetti innovativi per promuovere e sostenere l'affermazione delle professionalità femminili, in ambito nazionale e internazionale.
Impegno sociale, nuove tecnologie, comunicazione, economia e finanza, responsabilità sociale d’impresa sono gli argomenti trattati negli studi e nelle ricerche della fondazione. Tutti valori in cui crede anche Maria Elena Golfarelli. Su Nea, poi, anche un’ampia intervista a Laura Frati Gucci, presidente di Aidda (Associazione italiana imprenditrici e donne dirigenti d’azienda). «Indubbiamente le donne devono essere considerate motore della ripresa, soprattutto in un momento come questo, che vede il riacutizzarsi di scissioni religiose, culturali, politiche.

La caratteristica delle donne, mediatrici per eccellenza, invece, appare primaria o addirittura indispensabile - spiega Laura Frati Gucci su Nea -. Nel nostro Paese occorre puntare a un maggior numero di donne “chiamate” dal mondo della politica, perché possano determinare insieme agli uomini una nuova governance».

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