Genova città cara, anzi carissima. Ma il sentimento non centra nulla. Qui si parla di prezzi, nota dolente da sempre per i cittadini che abitano allombra della Lanterna. Lo conferma una recente indagine statistica sui prezzi di alcuni dei principali beni di consumo fotografati dallIstat e riportati dallOsservatorio del sito del ministero per lo Sviluppo economico. Una fotografia che vede le famiglie italiane alle prese con costi per gli acquisti ben diversi. Ebbene, in questo scenario, Genova fa la parte del leone - in negativo, naturalmente -, in particolare per quanto riguarda la spesa al supermercato. In media, il carrello dei genovesi costa il 25 per cento in più rispetto a un carrello identico riempito con gli stessi generi in un market di Napoli, e in genere, di un altro centro dellItalia meridionale.
Così, se per pasta, pane, latte, olio, burro, acqua minerale, uova, caffè, riso e zucchero, un carrello a Genova supera ampiamente i 42 euro di conto finale - sempre parlando di «media» -, la stessa sporta della spesa si può portare a casa a Napoli con 33 euro e 50 centesimi.
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